L’India potrebbe persino scivolare in recessione
Per cercare di andare incontro alle esigenze produttive, il governo ha consentito agli agricoltori di poter prelevare fino a un massimo di 25.000 rupie a settimana, mentre i commercianti possono arrivare fino a 50.000. Fatto sta, che il ministro delle Finanze, Arun Jaitley, che aveva inizialmente previsto disagi limitati a pochi giorni, adesso non esclude che possano durare fino a 50 giorni.
L’impatto di queste misure potrebbe essere dirompente sulla crescita economica, che nell’anno fiscale 2015-2016 (1 aprile 2015-31 marzo 2016) è stata del 7,6% e che l’agenzia di rating Fitch prevedeva avrebbe accelerato al 7,7% nell’anno fiscale in corso e al 7,9% in quello prossimo.
Lotta al contante mondiale? Bill Gates è felice
Dunque, per quanto dagli effetti temporanei, il risultato immediato della lotta al contante in India potrebbe essere una forte decelerazione della crescita del pil nell’economia da 2.200 miliardi di dollari, non una bella notizia per la crescita globale, sulla quale si addensano già diverse nubi.
Eppure, il patron di Microsoft, Bill Gates, si mostra entusiasta della misura appena adottata dal governo indiano, sostenendo che non passerà molto tempo, prima che il mondo si libererà dal contante, andando verso la piena digitalizzazione, che abbatterebbe i costi e, quindi, anche l’inflazione. Una fase cruciale di questo processo sarebbe rappresentata proprio dalla digitalizzazione forzata in India, con il passaggio di milioni di persone ai pagamenti elettronici, ora anche da cellulare. (Leggi anche: Pagamenti elettronici, boom nel 2015)