Lotta all’uso del contante: ora l’India rischia di passare dal boom alla recessione

L'economia indiana potrebbe subire un duro colpo dalla lotta al contante del governo Modi. In questi giorni è caos nell'immenso paese asiatico, a causa del ritiro dell'86% del cash.
8 anni fa
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L’India potrebbe persino scivolare in recessione

Per cercare di andare incontro alle esigenze produttive, il governo ha consentito agli agricoltori di poter prelevare fino a un massimo di 25.000 rupie a settimana, mentre i commercianti possono arrivare fino a 50.000. Fatto sta, che il ministro delle Finanze, Arun Jaitley, che aveva inizialmente previsto disagi limitati a pochi giorni, adesso non esclude che possano durare fino a 50 giorni.

L’impatto di queste misure potrebbe essere dirompente sulla crescita economica, che nell’anno fiscale 2015-2016 (1 aprile 2015-31 marzo 2016) è stata del 7,6% e che l’agenzia di rating Fitch prevedeva avrebbe accelerato al 7,7% nell’anno fiscale in corso e al 7,9% in quello prossimo.

Ieri, però, Ambit Capital ha tagliato le sue stime del 3,3%, sostenendo che la crescita potrebbe passare dal 6,4% del primo semestre dell’anno fiscale 2016-2017 allo 0,5% del secondo. In questi mesi, anzi, l’istituto non esclude una contrazione del pil. (Leggi anche: L’India crescerà dell’8-10% all’anno)

Lotta al contante mondiale? Bill Gates è felice

Dunque, per quanto dagli effetti temporanei, il risultato immediato della lotta al contante in India potrebbe essere una forte decelerazione della crescita del pil nell’economia da 2.200 miliardi di dollari, non una bella notizia per la crescita globale, sulla quale si addensano già diverse nubi.

Eppure, il patron di Microsoft, Bill Gates, si mostra entusiasta della misura appena adottata dal governo indiano, sostenendo che non passerà molto tempo, prima che il mondo si libererà dal contante, andando verso la piena digitalizzazione, che abbatterebbe i costi e, quindi, anche l’inflazione. Una fase cruciale di questo processo sarebbe rappresentata proprio dalla digitalizzazione forzata in India, con il passaggio di milioni di persone ai pagamenti elettronici, ora anche da cellulare. (Leggi anche: Pagamenti elettronici, boom nel 2015)

 

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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