Lotta all’uso del contante: ora l’India rischia di passare dal boom alla recessione

L'economia indiana potrebbe subire un duro colpo dalla lotta al contante del governo Modi. In questi giorni è caos nell'immenso paese asiatico, a causa del ritiro dell'86% del cash.
8 anni fa
3 minuti di lettura

 

Un mondo senza cash sarà schiavo di governi e banche

I segnali di una lotta mondiale al contante vi sono da tempo e misure in stile India vengono auspicate più o meno apertamente da diversi banchieri centrali. Non dimentichiamo che negli USA si parla di eliminare la banconota da 100 dollari, che rappresenta l’80% del cash circolante, mentre nell’Eurozona abbiamo da poco smesso di stampare quelle da 500 euro, che erano un terzo del valore del contante complessivo nell’area.

E in Australia potrebbero essere ritirati i biglietti dal taglio più elevato, anche se l’ipotesi è ancora solo una proposta di qualche analista finanziario.

Un mondo senza contante potrebbe anche ridurre (non eliminare) l’evasione fiscale e rendere più complicati i progetti dei criminali, ma al contempo piegherebbe le famiglie alle pratiche bancarie. I tassi negativi di questi anni dovrebbero essere subiti passivamente, mentre i governi disporrebbero di maggiori risorse da utilizzare per espandere il loro ruolo nell’economia, non potendo più essere puniti con lo “sciopero fiscale”, che è tipico degli stati inefficienti, dove i cittadini si ritengono vessati dalle tasse e mal amministrati. (Leggi anche: Guerra al contante, anche l’Australia eliminerà le banconote più alte?)

 

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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