Un mondo senza cash sarà schiavo di governi e banche
I segnali di una lotta mondiale al contante vi sono da tempo e misure in stile India vengono auspicate più o meno apertamente da diversi banchieri centrali. Non dimentichiamo che negli USA si parla di eliminare la banconota da 100 dollari, che rappresenta l’80% del cash circolante, mentre nell’Eurozona abbiamo da poco smesso di stampare quelle da 500 euro, che erano un terzo del valore del contante complessivo nell’area. E in Australia potrebbero essere ritirati i biglietti dal taglio più elevato, anche se l’ipotesi è ancora solo una proposta di qualche analista finanziario.
Un mondo senza contante potrebbe anche ridurre (non eliminare) l’evasione fiscale e rendere più complicati i progetti dei criminali, ma al contempo piegherebbe le famiglie alle pratiche bancarie. I tassi negativi di questi anni dovrebbero essere subiti passivamente, mentre i governi disporrebbero di maggiori risorse da utilizzare per espandere il loro ruolo nell’economia, non potendo più essere puniti con lo “sciopero fiscale”, che è tipico degli stati inefficienti, dove i cittadini si ritengono vessati dalle tasse e mal amministrati. (Leggi anche: Guerra al contante, anche l’Australia eliminerà le banconote più alte?)