La lotteria degli scontrini sarà come il Gratta e Vinci. O comunque presenterà anche le caratteristiche di una lotteria istantanea. È in questo modo, infatti, che si vuole rilanciare una misura che, finalizzata anche a contrastare l’evasione fiscale, ad oggi ha fatto registrare risultati inferiori alle attese.
Bollata come un flop dalla Cgia di Mestre, per la lotteria degli scontrini non si va quindi verso la chiusura. Come per il cashback di Stato. Ma ad un rilancio, un vero e proprio restyling al fine di renderla anche istantanea.
La lotteria degli scontrini è pronta a diventare come il Gratta e Vinci. Sarà infatti anche istantanea. Nonché più semplice e pure più accattivante
In più, oltre all’insuccesso della lotteria degli scontrini, almeno fino ad oggi, la Cgia di Mestre segnala pure il flop che è stato riscontrato e rilevato per il cashback. Proprio perché, sempre secondo la visione dell’associazione degli artigiani mestrina, le due misure non hanno dato un colpo letale all’evasione fiscale.
E, di conseguenza, la lotteria degli scontrini ed il cashback di Stato non hanno nemmeno contrastato l’omessa fatturazione. Almeno per quel che riguarda, come sopra accennato, i risultati sperati e stimati dal Governo italiano che è guidato dal presidente del Consiglio Mario Draghi.
Il flop del cashback tra i costi per lo Stato ed il mancato recupero dall’evasione fiscale
Aspettando la lotteria degli scontrini come il Gratta e Vinci, inoltre, la Cgia di Mestre ha messo in risalto come il Governo italiano, sospendendolo, abbia palesemente gettato la spugna sospendendo il cashback. Visto che, a fronte del mancato recupero da evasione fiscale, la misura è costata complessivamente ben 4,75 miliardi di euro.