Gli obblighi dichiarativi da assolvere per conto dei figli minori a carico variano a seconda se i redditi da dichiarare rientrano nell’ambito dell’usufrutto legale o meno. Nel primo caso, i genitori devono includere nella propria dichiarazione anche i redditi dei figli minori; nel secondo caso invece, i redditi dei figli minori non soggetti ad usufrutto legale devono essere dichiarati a nome di ciascun figlio.
Ecco in chiaro come compilare il 730 e come verificare la spettanza o meno delle detrazioni a carico in caso di usufrutto legale.
L’usufrutto legale: obblighi dichiarativi
I genitori devono considerare nella propria dichiarazione anche i redditi dei figli minori sui quali hanno l’usufrutto legale, art 324 codice civile. I genitori esercenti la potestà hanno in comune l’usufrutto dei beni del figlio minore. Tuttavia, non sono soggetti ad usufrutto legale i seguenti beni:
- acquistati dal figlio con i proventi del proprio lavoro;
- lasciati o donati al figlio per intraprendere una carriera, un’arte o una professione;
- lasciati o donati con la condizione che i genitori esercenti la potestà o uno di essi non ne abbiano l’usufrutto (la condizione però, non ha effetto per i beni spettanti al figlio a titolo di legittima);
- pervenuti al figlio per eredità, legato o donazione e accettati nell’interesse del figlio contro la volontà dei genitori esercenti la po- testà (se uno solo di essi era favorevole all’accettazione, l’usufrutto legale spetta esclusivamente a questi).
Sono esclusi dall’usufrutto legale anche le pensioni di reversibilità da chiunque corrisposte.
I redditi dei figli minori non soggetti ad usufrutto legale devono, invece, essere dichiarati a nome di ciascun figlio. Da uno dei genitori (se la potestà è esercitata da uno solo dei genitori la dichiarazione deve essere presentata da quest’ultimo).
Le detrazioni per figlio a carico in caso di usufrutto legale
Sono considerati familiari fiscalmente a carico i membri della famiglia che nel 2019 hanno posseduto un reddito complessivo uguale o inferiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili.
A tal proposito, per verificare la spettanza o meno delle detrazioni per figlio a carico, occorre considerare due diverse situazioni:
- i redditi sono denunciati dal genitore con usufrutto legale,
- i reddito sono denuciati a nome del figlio minore.
Ebbene, nel primo caso, è possibile beneficiare delle detrazioni per figlio a carico. Nel senso caso invece andranno considerati i limiti su esposti. Nel caso specifico dei figli minori, il monte reddituale da tenera a mente è pari a 4.000 €.
In merito al limite citato, concorrono allo stesso:
- il reddito dei fabbricati assoggettato alla cedolare secca sulle locazioni;
- le retribuzioni corrisposte da Enti e Organismi Internazionali, rappresentanze diplomatiche e consolari, missioni, Santa Sede, Enti gestiti direttamente da essa ed Enti Centrali della Chiesa Cattolica;
- la quota esente dei redditi di lavoro dipendente prestato nelle zone di frontiera ed in altri Paesi limitrofi in via continuativa e come oggetto esclusivo del rapporto lavorativo da soggetti residenti nel territorio dello Stato;
- il reddito d’impresa o di lavoro autonomo assoggettato ad imposta sostitutiva in applicazione del regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità (art. 27, commi 1 e 2, del D.L. 6 luglio 2011, n. 98);
- il reddito d’impresa o di lavoro autonomo assoggettato ad imposta sostitutiva in applicazione del regime forfetario (art. 1, commi da 54 a 89, legge 23 dicembre 2014, n. 190).
I redditi dei figli minori non soggetti ad usufrutto legale: indicazione nel 730
Come da istruzioni che accompagnano il modello 730, i soggetti tenuti a presentare la dichiarazione per conto del di persona incapace, compreso il minore, possono utilizzare il mod.
- il contribuente per il quale si presenta la dichiarazione,
- abbia le condizioni per usare questo modello.
Difatti, chi presenta la dichiarazione per conto di terzi deve compilare due modelli 730 riportando in entrambi il codice fiscale del contribuente ( minore o tutelato o beneficiario) e quello del soggetto che presenta la dichiarazione per conto di altri (il genitore).
Nel primo modello 730, andrà barrata la casella “dichiarante” nonché la casella “minore”.
In pratica, barrate le due caselle, si devono indicare i dati anagrafici ed i redditi del contribuente cui la dichiarazione si riferisce (il minore).
Nel secondo modello 730, è necessario:
- barrare nel rigo “Contribuente”, la casella “rappresentante o tutore o erede”;
- compilare soltanto i riquadri “dati anagrafici” e “residenza anagrafica”, incluso il rigo “telefono e posta elettronica”, riportando i dati del rappresentante o tutore o amministratore di sostegno.
Non deve essere compilato il campo “data della variazione” e non deve essere barrata la casella “Dichiarazione presentata per la prima volta”.
Difatti, in questi casi non è possibile presentare una dichiarazione congiunta. Inoltre i redditi di chi presenta la dichiarazione non devono mai essere cumulati con quelli del soggetto per conto del quale viene presentata.
In entrambi i modelli deve essere apposta la sottoscrizione della persona che presenta la dichiarazione.