Lutto o divorzio e cadere in depressione: permessi e malattia da lavoro

Divorzio, lutto o altri eventi traumatici: il lavoratore depresso ha diritto alla malattia? E' esente anche da visita fiscale?
5 anni fa
2 minuti di lettura

Un lutto, la fine di un amore, un divorzio: sono quasi sempre eventi traumatici e dolorosi. Quanto “può durare” il dolore per essere considerato una reazione “normale”? Non c’è una risposta univoca o una regola ferrea. Può accadere che in alcuni casi si determini una forma di depressione causata reattiva. Di che cosa si tratta? E’ depressione a tutti gli effetti? Dà diritto a permessi da lavoro o malattia? E quali sono le regole per le visite fiscale? Approfondiamo la questione.

Premesso che non scriviamo in qualità di medici (ogni intervento di personale professionale è ben accetto) ma di redazione, quello che ci interessa, in questa sede, è analizzare gli effetti di questo tipo di depressione come malattia da lavoro e, dunque, in ambito fiscale.

Depressione reattiva: dà diritto ad assentarsi dal lavoro per malattia?

La depressione può colpire chiunque, anche chi, apparentemente, avrebbe “tutti gli ingredienti” per una vita felice. E’ proprio questo che, a volte, rende difficile per la gente comune riconoscere la depressione come una malattia. Non sempre però è così. Esistono diversi tipi di depressione (altro aspetto che può complicare la diagnosi). Quando tale stato consegue ad un evento traumatico e/o doloroso, si parla di depressione reattiva. Può succedere, ad esempio, in caso di lutto o altra perdita sentimentale (fine di un amore, divorzio etc) oppure a seguito di un disturbo fisico. Ne soffrono più frequentemente adolescenti e anziani ma può sorgere ad ogni età quindi non va trascurata anche per chi lavora. Sono più a rischio le donne anche se si tratta di un mero dato statistico. La diagnosi di depressione reattiva ricerca il nesso tra manifestazione dei primi sintomi e evento scatenante.

Ma quali sono i sintomi? Tendenzialmente quelli generici della depressione in senso lato:

  • tristezza;
  • stato di ansia;
  • stanchezza e spossatezza che rendono difficile lo svolgimento di qualsiasi tipo di attività;
  • disturbi del sonno;
  • mal di testa frequenti, bruciori di stomaco e amenorrea;
  • problemi alimentari;
  • tendenze suicida.

Questi sintomi di norma si accentuano di notte ma ciò non significa che non possano manifestarsi nelle ore diurne, in orario lavorativo.

Lutto o divorzio: danno diritto a malattia per depressione?

Quando la reazione al dolore sfocia in depressione reattiva certificata dal medico, si ha diritto alla malattia.
Alcune sentenze hanno affrontato la questione della reperibilità e dell’esenzione alla visita fiscale in caso di malattia per depressione. Da un lato, infatti, per la persona depressa, essere obbligata a restare in casa potrebbe essere controproducente in un’ottica di guarigione; dall’altro le indicazioni Inps hanno ridimensionato la portata del codice E nel certificato di malattia, riferendolo ad un uso medico interno, senza effetti sulla possibilità di controllo.

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

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