Da qualche giorno, l’INPS ha aggiornato il processo per presentare le domande di congedo parentale e congedo parentale a ore. Queste modifiche sono state apportate per consentire ai lavoratori di richiedere un’indennità maggiorata, come stabilito dalla legge di Bilancio 2023 (legge n. 197 del 29 dicembre 2022) e dalla legge di Bilancio 2024 (legge n. 213 del 30 dicembre 2023). Nel dettaglio, queste le modifiche:
- Legge di Bilancio 2023: ha innalzato l’indennità di congedo parentale dal 30% all’80% della retribuzione per un mese. Questo beneficio può essere sfruttato entro il sesto anno di vita del figlio o entro i sei anni dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento, e comunque non oltre il raggiungimento della maggiore età del minore.
- Legge di Bilancio 2024: questa legge ha introdotto un’ulteriore elevazione dell’indennità di congedo parentale. Ha aumentato il tasso al 60% della retribuzione per un mese di congedo entro lo stesso arco temporale sopra menzionato, con un incremento all’80% specificamente per l’anno 2024.
Beneficio anche per dipendenti pubblici
Queste misure rappresentano un significativo miglioramento delle condizioni economiche per le famiglie che optano per il congedo parentale, promuovendo una maggiore flessibilità e supporto durante i primi anni di vita dei figli.
L’incremento delle indennità congedo parentale è particolarmente rilevante in un contesto economico caratterizzato da inflazione e aumento del costo della vita. Offrendo un supporto finanziario maggiore, le nuove misure aiutano a ridurre il rischio di povertà e migliorano il benessere delle famiglie con bambini piccoli.
Le disposizioni sulle indennità maggiorate si applicano anche ai dipendenti delle Amministrazioni pubbliche.
Tuttavia, per questi lavoratori, l’amministrazione con cui sono impiegati è responsabile del riconoscimento del diritto al congedo e dell’erogazione dell’indennità economica. Le modalità di applicazione possono variare, in quanto dipendono dalle linee guida specifiche fornite da ciascuna amministrazione.
Maggiorazione congedo parentale: aggiornamento domanda non per tutti
Uno degli aspetti chiave del nuovo sistema è che i lavoratori non devono presentare una nuova domanda per i periodi di congedo già indennizzati con le maggiorazioni previste dalle leggi.
Inoltre, le modifiche introdotte consentono ai lavoratori di fornire un preavviso più lungo al datore di lavoro per usufruire del congedo parentale. Sebbene l’articolo 32 del decreto legislativo n. 151/2001 stabilisca un preavviso minimo di 5 giorni per il congedo parentale standard e di 2 giorni per quello fruito a ore, non esclude la possibilità di un preavviso più esteso. Questo aspetto offre una maggiore flessibilità ai lavoratori per pianificare meglio la loro assenza dal lavoro, in accordo con le esigenze aziendali e familiari.
Riassumendo…
- La normativa (legge bilancio 2023 e legge bilancio 2024) aumenta l’indennità di congedo parentale fino all’80%.
- L’indennità si applica ai primi sei anni di vita del figlio.
- I lavoratori pubblici ricevono l’indennità tramite l’amministrazione di riferimento.
- Le istruzioni INPS sulla domanda maggiorazione congedo parentale dicono che nessuna nuova domanda per periodi già indennizzati; preavviso di congedo può essere esteso.
- Le modifiche riducono l’impatto economico sui genitori e promuovono l’equilibrio di genere.
- Le leggi migliorano il sostegno alle famiglie, rispondendo a esigenze sociali ed economiche attuali.