Chemioprofilassi
Alle misure di profilassi comportamentale può essere associata la profilassi farmacologica che riduce ulteriormente il rischio d’infezione. Ad oggi non esiste un farmaco antimalarico che, a dosaggi diversi da quelli impiegati per la terapia, sia in grado di prevenire l’infezione malarica nel 100% dei casi e che sia del tutto esente da effetti indesiderati; inoltre, la resistenza dei plasmodi ai farmaci antimalarici è sempre più frequente e coinvolge già anche farmaci di impiego relativamente recente. Nella scelta di un appropriato regime di profilassi antimalarica vanno considerati vari fattori:
· l’itinerario, la stagione e il tipo di viaggio (altitudine, passaggio in aree rurali o permanenza esclusivamente in zone urbane);
· il motivo del viaggio;
· la durata del viaggio; in caso di soggiorni di breve durata (inferiori alla settimana) o per permanenze in zone urbane, può essere sufficiente la sola profilassi comportamentale;
· il rischio di acquisizione di malaria da P.
· le condizioni di salute del viaggiatore;
· precedenti reazioni allergiche a farmaci antimalarici;
· l’età; per i bambini il dosaggio deve essere basato sul peso corporeo; Di seguito sono riportati i farmaci più usati per la chemioprofilassi. La profilassi con atovaquone-proguanile o con doxiciclina richiede un’assunzione giornaliera.
Il farmaco va iniziato 1-2 giorni prima dell’arrivo nella zona a rischio di malaria (o anche prima, se deve essere controllata la tollerabilità al farmaco prima della partenza).
La meflochina, da assumersi una volta alla settimana, va iniziata almeno una settimana prima dell’arrivo in zona endemica. Alcuni esperti raccomandano di iniziare la profilassi 2-3 settimane prima della partenza perché il farmaco raggiunga i livelli ematici di protezione e per consentire di rilevare possibili effetti collaterali prima del viaggio in modo da poter scegliere farmaci alternativi in caso di necessità.
Prima di prescrivere la meflochina il medico deve informare il viaggiatore della possibile insorgenza di eventi avversi.
Farmaci per profilassi malaria
Tutti i farmaci per la profilassi devono sempre essere assunti con regolarità per tutta la durata del soggiorno in una zona a rischio di malaria e continuati per almeno 4 settimane dopo il ritorno (meflochina, doxicillina, clorochina).
Fa eccezione l’atovaquone-proguanile, la cui assunzione va iniziata 1-2 giorni prima dell’arrivo nella zona a rischio e continuata per 7 giorni dopo il rientro; tuttavia, il viaggiatore che, ancora esposto al rischio di malaria, dimentica di assumere le dosi giornaliere, deve continuare la profilassi per 4 settimane dopo il rientro.
I farmaci antimalarici vanno assunti a stomaco pieno e con abbondante acqua. I viaggiatori internazionali, prima di partire, per ricevere adeguate informazioni sulla chemioprofilassi antimalarica, devono rivolgersi alle strutture sanitarie preposte alla prevenzione delle malattie dei viaggiatori, individuate dalle regioni, o agli Uffici di sanità marittima ed aerea del Ministero della Salute.
E’ inoltre opportuno che consultino il proprio medico di fiducia, che oltre ad effettuare la prescrizione necessaria per l’acquisto dei farmaci, potrà valutare l’esistenza di controindicazioni o di situazioni che sconsiglino l’assunzione dei farmaci antimalarici.
Fonte: Circolare del 27 dicembre 2016 Prevenzione e controllo della malaria in Italia