Malattia e legge 104, il quesito di un nostro lettore:
Sono un lavoratore in una clinica privata accreditata. Mi hanno riconosciuto una invalidità temporanea al 100% sino ad ottobre 2018 la 104 e la legge 68. Ho fatto domanda di invalidità ordinaria e ricevo un’assegno che scade a maggio 2018. Sono in stato di gravità grave art 3 comma 3. Sono in malattia dal 6/4/2017 . Tutti mi stanno dicendo di rientrare a lavoro perché rischio il licenziamento, ma la realtà è che la chemio mi ha reso debole e continuo ad avere crisi d’aria affanno e stanchezza. Ho provato a consegnare la documentazione in clinica ma il medico non si è ancora espresso dichiararsi idoneo e quindi a rientrare o a considerarmi ancora convalescente.
Risposta
La normativa vigente chiarisce che è possibile licenziare, nel caso si superamento del periodo i comporto anche il lavoratore invalido inserito nelle categorie protette.
Si è espressa in merito anche la Corte di Cassazione con la sentenza n. 9395/2017, che ha precisato che il lavoratore portatore di handicap deve essere tutelato rispetto a tutti gli altri dipendenti, anche nel caso del superamento del periodo di comporto. Pensione inabilità e assegno invalidità civile malati oncologici: come e quando fare richiesta
Per periodo di comporto si intende il lasso di tempo in cui il lavoratore è in malattia e conserva il posto di lavoro, infatti il datore di lavoro non può procedere al licenziamento.
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Fonte
Sentenza Cassazione n.
SuperAbile Inail