In che modo incidono malattie, maternità e congedi parentali sul bonus 200 euro? Nel nostro articolo Bonus 200 euro, così lo prende anche chi guadagna tanto, avevamo visto come in alcuni casi, nei settori in cui la malattia è indennizzata dall’Inps, anche i dipendenti con una retribuzione mensile lorda che non permetterebbero loro di accedere allo sconto contributivo dello 0,80% (precludendo il bonus), potrebbero avere diritto all’indennità di 200 euro.
Ora, anche la Fondazione studi consulenti del Lavoro, con un approfondimento pubblicato pochi giorni fa, si è soffermata su tali aspetti fornendo alcuni spunti di riflessione sull’incidenza di malattie, maternità e congedi parentali sull’imponibile previdenziale.
Il bonus 200 euro
I lavoratori dipendenti hanno diritto al bonus 200 euro.
In particolare riceveranno il bonus 200 euro nella busta paga di luglio:
i lavoratori dipendenti di cui all’articolo 1, comma 121, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, non titolari dei trattamenti di cui all’articolo 32 e che nel primo quadrimestre dell’anno 2022 hanno beneficiato dell’esonero di cui al predetto comma 121 per almeno una mensilita’”.
Dunque, possono ottenere il bonus, i lavoratori dipendenti ai quali nel primo quadrimestre 2022:
- spetta l’esonero contributivo sui contributi IVS (0,80%),
- in forza di una retribuzione imponibile previdenziale non ecceda mensilmente l’importo di 2.692 euro.
Per il mese di dicembre il limite è raddoppiato, se si considera la tredicesima.
Il controllo sulla spettanza dell’esonero va effettuato mese per mese.
Affinché si possa ottenere il bonus 200 euro, è sufficiente che lo sconto dello 0,80% sia stato riconosciuto anche per un solo mese nel corso del primo quadrimestre 2022.
Malattie, maternità e congedi parentali. Come incidono sul bonus 200 euro?
In un nostro precedente intervento avevamo visto che nei settori in cui la malattia è indennizzata dall’Inps, anche i dipendenti con un retribuzione mensile lorda che non permetterebbero loro di accedere allo sconto dello 0,80% (precludendo il bonus), potrebbero avere diritto all’indennità di 200 euro.
In un approfondimento pubblicato pochi giorni, fa i Consulenti del lavoro hanno evidenziato la disparità di trattamento che può crearsi tra dipendenti con lo stesso compenso nel corso di uno dei mesi del primo quadrimestre.
Secondo i consulenti del lavoro, ci possono essere lavoratori che nel primo quadrimestre 2022, si son trovati ad avere un imponibile contributivo inferiore al massimale mensile di € 2.692,00, rispetto alla loro retribuzione standard, per ragioni non riconducibili a malattie, maternità e congedi parentali. Non avendo goduto dell’esonero contributivo dello 0,8%, tali soggetti non prenderanno il bonus. Al contrario, i lavoratori che durante il primo quadrimestre hanno goduto di prestazioni a sostegno del reddito (malattia, maternità obbligatoria, congedo parentale, infortunio), che non concorrono all’imponibile previdenziale, potrebbero aver avuto diritto all’esonero dello
0,8%. Questo perché, nei mesi in cui hanno ricevuto le suddette prestazioni, potrebbero aver raggiunto un imponibile contributivo inferiore al massimale mensile di € 2.692,00 (soglia che da diritto all’esonero contributivo e di conseguenza al bonus 200 euro).
Dunque, a parità di retribuzione potrebbero esserci differenze sostanziali.