Per salvare le banche decotte del nostro Paese lo Stato trova sempre i soldi, ma per le pensioni non c’è più una lira. Non è una novità e questo dovrebbe far riflettere quando si parla di Fornero e taglio delle pensioni.
La domanda è d’obbligo dopo che il Mef sta valutando di ricapitalizzare nuovamente Banca Mps prima di cederla a Unicredit. Ma è solo l’ultimo caso di sostegno pubblico a banchieri spregiudicati che hanno prestato (regalato) soldi a destra e manca.
Quanto è costato salvare le banche
Nel 2017 per salvare le banche venete (Popolare di Vicenza e Veneto banca) lo Stato ha dovuto sganciare 7 miliardi. Il conto è diventato più salato quando per evitare il crac di Banca Mps il Tesoro ha dovuto tirar fuori altri 5,5 miliardi. Ma non è finita, perché la banca senese ha bisogno di altri 7 miliardi di euro di ricapitalizzazione nel 2022 che, per lo Stato (cioè i contribuenti) significano altri 3,4 miliardi.
Al di là delle responsabilità e dei processi che verranno per far luce su simili disastri finanziari, bisogna dire che lo Stato italiano è sempre intervenuto a difesa delle grosse banche in difficoltà. A tutela del risparmio, ma anche a sostegno del sistema finanziario del Paese.
Vale però la pena soffermarci un attimo sui numeri. Qui si parla di miliardi, decine di miliardi per sostenere le banche. E nessuno sembra dire nulla o storcere il naso di fronte a simili e onerosi interventi pubblici.
I soldi per le pensioni sono sempre pochi
Sulle pensioni, però, si tira la cinghia. Se manca un miliardo per garantire quota 100 per un altro anno, si fanno scoppia il finimondo. Tutti a dare la colpa alla Fornero e a rincorrere fantasmi del passato. Senza dimenticare che chi ha fatto questo Paese sono stati proprio i lavoratori che oggi aspettano di andare in pensione qualche anno prima rispetto alla età media europea.
Non sono certo i banchieri, collusi con la politica, ad aver fatto l’Italia. Semmai hanno cercato di distruggerla prestando soldi a chi non aveva la capacita di restituirli sapendolo in partenza. Al contrario un pensionato, per ottenere un piccolo prestito dalla sua banca deve presentare fior di garanzie col rischio di vedersi pignorare la pensione al primo ritardo di pagamento della rata.