Decreto anticrisi 2011
Alla fine, dopo ore concitate in cui si susseguivano varie anticipazioni, l’ esecutivo riesce a varare a tempo di record il Decreto Legge contenente le misure anti – crisi. Dopo una riunione di oltre due ore del consiglio dei ministri, nella tarda serata di venerdì il provvedimento legislativo è stato approvato.
Pareggio bilancio Italia
Prima della sua pubblicazione in gazzetta ufficiale vediamo quindi quali sono le iniziative intraprese per riuscire a giungere al pareggio di bilancio anticipato al 2013. L’ obiettivo è sempre reperire i 45 miliardi di euro necessari, oltre naturalmente a quelli che sono stati già mesi in preventivo con la manovra finanziaria 2011 approvata a luglio ( Decreto legge 98 2011).
Spese politica italiana
Tagli voli di Stato – Il decreto prevede che tutti i parlamentari, gli amministratori di società pubbliche, i dipendenti dello Stato e di organismi statali debbano utilizzare voli di classe economica per i loro compiti istituzionali.
Contributo solidarietà politici – Alla stregua dell’addizionale che opera già sui dipendenti pubblici che guadagnano più di 90.000 euro, anche i parlamentari subiranno tagli agli stipendi per un 10 per cento per redditi compresi 90.000 e 150.000 euro lordi, e per un 20 per cento per redditi superiori ai 150.000 euro. Viene anche ridotta alla metà l’ indennità del parlamentare che ha un reddito uguale alla stessa indennità.
Contributo solidarietà dipendenti privati – Confermato l’ inserimento di una addizionale del 5 per cento per i dipendenti del settore privato che guadagnano oltre 90.000 euro annui lordi ed di un’ ulteriore addizionale del 10 per cento per i dipendenti del settore privato che guadagnano oltre 150.000 euro annui lordi. La misura è simile a quella che già opera per i dipendenti pubblici. Inoltre per i lavoratori autonomi l’addizionale scatta invece a partire dall’aliquota del 41% che si applica ai redditi superiori a 55mila euro. Tali misure potrebbero avere carattere strutturale e non solo una – tantum.
Tagli enti locali – Secondo le dichiarazioni rilasciate, il decreto comporterà una notevole riduzione per quanto riguarda poltrone ed incarichi pubblici all’ interno di provincie, comuni ed enti locali.
Manovra anticrisi fondi Fas – Vengono anticipati i tagli al Fas, il fondo che fornisce finanziamenti utili per la costruzione di opere in aree sottosviluppate. I tagli riguardano interventi per ammodernamento della rete ( banda larga), i fondi per i rischi idrogeolici e quelli inerenti l’edilizia penitenziaria e scolastica.
Manovra anticrisi incentivi rinnovabili – Niente abbattimento del 30 per cento per quanto riguarda gli incentivi che vengono distribuiti in merito all’ utilizzo di energie rinnovabili. Saranno invece aumentate le tasse per le imprese che operano nel settore.
Riduzione province e accorpamento comuni – La notizia è ancora da confermare, ma sembra che all’ interno del decreto vi sia un’ articolo che abolisce 34 provincie sotto i 300 mila abitanti e l’ accorpamento di almeno 1500 comuni con meno di mille abitanti.
Manovra tfr 2011
Tfr pubblici congelato per due anni – Si colpiscono ancora una volta i dipendenti dello Stato con norme che prevedono il differimento di circa due ani per l’ erogazione della buona uscita , e la possibilità di decurtazione totale della tredicesima per i dipendenti che fanno parte di enti o ministeri che non riescono a tagliare le spese amministrative secondo quanto stabilito.
Innalzamento età pensione – Confermata anche l’ anticipazione dell’innalzamento dell’età pensionabile per le dipendenti del settore privato. Infatti a partire dal 2015 e progressivamente sino al 2027 le donne che abbiano raggiunto i requisiti per la pensione dovranno attendere il 65° anno.
Probabile la diminuzione della soglia per le transazione finanziarie che comportano comunicazione all’Agenzia delle Entrate ( tale soglia dovrebbe scattare oltre i 2.500 euro).
Mancata emissione scontrini fiscali sanzioni – Inoltre il provvedimento contiene anche delle misure che inaspriscono le sanzioni per le attività in caso di mancata emissione di scontrini ( si parla anche di sospensione dell’attività), oltre ad una riduzione dei giorni festivi in modo da aumentare la produttività sia del settore pubblico che di quello privato.