La nuova manovra economica 2024 del governo Meloni è ormai in fase di definizione e prevede misure per un totale di 30 miliardi di euro. Tra i punti chiave, spiccano interventi a favore della sanità, della famiglia e del lavoro, con la promessa di non introdurre nuove tasse per i cittadini. Il governo punta su un approccio strutturale, continuando sulla scia delle precedenti manovre, con particolare attenzione al sostegno per i nuclei familiari e le categorie più fragili.
Sostegno alla famiglia: nuove detrazioni e bonus
Una delle principali novità della manovra riguarda l’introduzione della “Carta nuovi nati”, destinata ai genitori con un ISEE fino a 40.000 euro.
La sanità è uno dei settori maggiormente beneficiati dalla manovra. Grazie a un contributo di 3,5 miliardi proveniente da banche e assicurazioni, il governo prevede di destinare tali risorse al miglioramento dei servizi sanitari. Questi fondi, presentati come una misura una tantum, saranno utilizzati per garantire un accesso più efficiente e inclusivo ai servizi sanitari, in particolare per le persone più vulnerabili. Il vicepremier Matteo Salvini ha sottolineato l’importanza di questo intervento, confermando l’impegno della Lega in questa direzione.
Manovra ok, tagli del cuneo fiscale
Sul fronte del lavoro, la manovra conferma il taglio del cuneo fiscale e la riduzione dell’Irpef, che diventano misure permanenti. L’obiettivo è quello di incentivare l’occupazione, soprattutto per i giovani e le donne nel Mezzogiorno. Anche i fringe benefit, introdotti lo scorso anno, vengono confermati, con un aumento degli importi per i lavoratori che accettano di trasferirsi oltre 100 chilometri dal loro luogo di residenza.
Un altro intervento significativo riguarda la proroga del bonus ristrutturazioni al 50%, ma solo per la prima casa. Questa misura è stata accolta con favore, in quanto consente ai proprietari di immobili di continuare a beneficiare delle agevolazioni fiscali per i lavori di ristrutturazione, anche se per le seconde case la percentuale scenderà al 36% a partire dal 2025. Il governo, tuttavia, ha intenzione di rivedere i bonus edilizi per rendere il sistema più sostenibile nel lungo termine.
Tagli ai ministeri e risparmi per lo Stato
Per garantire l’equilibrio di bilancio, la manovra prevede tagli lineari del 5% alle spese dei ministeri. Questo intervento mira a razionalizzare la spesa pubblica, anche se alcuni settori, come la scuola, esprimono preoccupazioni per le possibili ripercussioni sui servizi. Tuttavia, il governo rassicura che le risorse destinate all’istruzione non diminuiranno, anzi, il bilancio del Ministero dell’Istruzione è in crescita, come confermato dal ministro Giuseppe Valditara.
La manovra del governo Meloni punta a sostenere famiglie, lavoratori e il sistema sanitario, mantenendo una linea di continuità con le politiche già adottate. Pur prevedendo tagli e razionalizzazioni, l’esecutivo garantisce che non ci saranno nuove tasse per i cittadini e che le risorse saranno utilizzate per migliorare i servizi pubblici essenziali.
I punti più importanti…
- Sostegno a famiglie e sanità con la “Carta nuovi nati” e 3,5 miliardi da banche e assicurazioni per potenziare i servizi sanitari.
- Confermati taglio del cuneo fiscale, riduzione dell’Irpef e proroga del bonus ristrutturazioni al 50% per la prima casa.
- Tagli del 5% alle spese dei ministeri per razionalizzare la spesa pubblica, salvaguardando la sanità.