Il Consiglio Nazionale Forense lo scorso 14 luglio ha approvato le “Linee Guida per la regolamentazione delle modalità di mantenimento dei figli nelle cause di diritto familiare” che tramite un protocollo del 29 novembre sono state diffuse presso tutti i consigli dell’ordine degli avvocati per essere recepite per realizzare a pieno il principio di bigenitorialità che l’affidamento condiviso prevede.
Mantenimento figli e contenziosi genitori
I conflitti che sempre più di frequente nascono tra genitori separati riguardano l’individuazione delle spese che rientrano nel mantenimento ordinario dei figli e di quelle che, invece, determinano le spese extra.
Spese ordinarie: ecco quali sono secondo le linee guida
Secondo le nuove linee guida rientrano nelle spese comprese nell’assegno di mantenimento il vitto, l’alloggio, l’abbigliamento, le utenze, le spese per le tasse scolastiche (ad eccezione di quelle universitarie), materiale scolastico di cancelleria, mensa scolastica, medicinali da banco, ricarica cellulare, uscite didattiche giornaliere, spese di trasporto, pre e doposcuola se già presenti prima della separazione e non se determinati dal nuovo assetto familiare dopo la separazione, cinema, feste, parrucchiere, animali domestici dei figli.
Spese straordinarie: ecco quali sono secondo le linee guida
Rientrano nelle spese extra obbligatorie, che, quindi, non vanno concordate preventivamente, le spese riguardanti i libri scolastici, le spese sanitarie urgenti, l’acquisto di farmaci non da banco prescritti, spese per interventi chirurgici, spese ortodontiche, oculistiche, protesiche, spese di bollo e di assicurazione del mezzo di trasporto acquistato con l’accordo di entrambi i genitori.
Le spese extra, invece, per le quali serve il consenso di entrambi i genitori sono suddivise in 2 categorie e sono:
spese scolastiche che includono rette di scuole private, iscrizioni, rette e spese di alloggi fuori sede all’Università, ripetizioni, frequenza al conservatorio, master, specializzazioni post universitarie, spese per la frequentazione di esami di preparazione agli esami o a concorsi, viaggi di istruzione organizzati dalla scuola, prescuola, post scuola , baby sitting, viaggi studio, soggiorni all’estero per motivi di studio, corsi per l’apprendimento delle lingue.
Spese ludiche in cui rientrano attività artistiche, corsi di informatica, centri estivi, viaggi di istruzione, vacanze trascorse senza i genitori, spese per acquisto di mezzi di trasporto, conseguimento della patente di guida, spese sportive comprensive di attrezzatura necessaria allo svolgimento, spese per ricevimenti, celebrazioni e festeggiamenti dedicati ai figli.