E’ l’uomo del momento. Marcell Jacobs ha fatto l’impresa l’1 agosto scorso, quando ha vinto la medaglia d’oro per la corsa dei 100 metri piani. Ha percorso la distanza in 9 secondi e 80 centesimi, poco sopra i 9 secondi e 63 di Usain Bolt nel 2012 a Londra, attuale detentore del record mondiale. Pochi giorni dopo, l’atleta azzurro nato nel Texas da padre americano e madre italiana replica il successo nella staffetta dei 4 x 100 con Filippo Tortu, Fausto Desalu e Lorenzo Patta.
Dai Giochi Olimpici di Tokyo 2020, Jacobs torna campione assoluto e volto vincente della spedizione azzurra. Ci era arrivato da perfetto sconosciuto al pubblico di massa. Su Instagram, il suo profilo ieri era salito a 665.000 follower. Ormai, lo stesso 27-enne di Desenzano del Garda è conscio di essere diventato un brand. E pure con tanti zeri. Subito dopo la straordinaria vittoria dei 100 metri, ha ammesso di essere stato contattato da diverse società per fare loro da sponsor. Dalla Ferrari al parmigiano e passando per gli occhiali sportivi, le offerte fioccano. E il giovane sa che dovrà gestire al meglio questa fase per capitalizzare i successi sportivi e tradurli in business.
Sul piano sportivo, le sue partecipazioni saranno gestite da Marcello Magnani, suo attuale manager. Del marketing, invece, si occuperà la Doom Entertainment. Si tratta di una società, il cui acronimo sta per Dream of Ordinary Madness (Sogno di ordinaria follia), ma in sé significa anche “destino” in lingua inglese. Essa risulta partecipata al 51% da Be Group, grazie alla quota ceduta da Fedez per 2 milioni di euro nel 2020 al gruppo quotato sul segmento Star di Borsa Italiana.
Il business milionario di Jacobs
Secondo gli accordi, Be Group dovrebbe salire al 100% di Doom entro il 2027. Questo implica che Fedez gradualmente uscirà dal capitale. L’influencer è a capo di un impero mediatico, basato sui 12,7 milioni di follower su Instagram.
Tornando a Jacobs, dunque, farà affidamento sulla società di marketing per la gestione dell’immagine e degli aspetti commerciali. Ad esempio, c’è già nell’aria il rinnovo del contratto con Nike. Si parla di una cifra milionaria, se pensate che Tortu con lo sponsor ha per le scarpe un contratto da 200.000 dollari all’anno. Qualche analista si spinge a credere che solo da questo canale Jacobs possa portare a casa fino a qualche milione all’anno. Non sarebbe tutto. Ogni partecipazione a un evento sportivo gli frutterebbe sui 150.000 dollari, ad iniziare dalla prossima gara a Eugene del 21 agosto. Seguiranno le gare a Losanna, Parigi, Bruxelles e Zurigo.
Senza contare i marchi a cui presterà l’immagine e le partecipazioni ad eventi extra-sportivi. Si è vociferato nei giorni scorsi su una sua possibile partecipazione alla prossima stagione di “Ballando con le stelle” su Rai Uno. Ma sembra che Jacobs abbia rifiutato. Dovrà evitare la sovraesposizione mediatica, che costituisce il rischio principale per i volti divenuti improvvisamente ultra-popolari e graditi al pubblico. Il suo business non sarà impostato sul fuoco di paglia. Certo, non potrà ambire ai 34 milioni di dollari all’anno guadagnati, secondo Forbes, da Usain Bolt nel momento del suo ritiro. Ma potrà gestire verosimilmente ingaggi milionari. Ed ecco che i 180.000 euro incassati per ciascuna medaglia d’oro olimpica diventano improvvisamente noccioline.