Marco Travaglio non poteva non commentare con la sua amara ironia lo scandalo Expo, ribattezzato la nuova tangentopoli. Lo ha fatto con un editoriale su Il Fatto Quotidiano di oggi, 15 maggio intitolato “Non è vero, ma ci credono”. La ricostruzione del giornalista è di tipo cronologico e punta a mettere in evidenza il reiterarsi delle persone coinvolte. Si parte dal 2002, quando il ministro del Welfare Bobo Maroni “accusò il collega dell’Interno Claudio Scajola di aver ignorato gli allarmi di Marco Biagi sulle minacce che riceveva e i suoi (di Maroni) solleciti per dargli la scorta”.
Scandalo Expo: Frigerio e Greganti e le bugie della nuova politica
“L’altro giorno, interrogato dai pm di Milano, il forzista Gianstefano Frigerio ha messo a verbale di aver incontrato “più volte” Silvio B., “una sola volta” il governatore Maroni e “quattro volte negli ultimi 12 mesi” il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi. Il quale, il giorno prima, intervistato da Repubblica, aveva giurato: “Frigerio non lo vedo e non lo sento da quattro anni”. Non solo: “I finanzieri che pedinavano Greganti lo vedevano entrare ogni mercoledì al Senato e lì lo lasciavano, un po’ per non farsi scoprire un po’ perché in Parlamento le guardie non possono entrare, i ladri invece sì”.