Come Investire sull’AI ottenendo il 13,84% annuo potenziale

Certificato per investire sull'intelligenza artificiale con elevato rendimento annuo potenziale e protezione discretamente conservativa.
7 mesi fa
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Certificate di Marex Financial per investire su AI

All’interno della gamma di Certificati di Investimento appena emessi da Marex Financial, fra i Phoenix Memory, ne balza all’occhio uno di recente emissione che consente di investire indirettamente su 3 società americane appartenenti al macro-settore tecnologico americano.

A fronte di un impiego di denaro limitato è infatti possibile investire su un portafoglio azionario di 3 aziende tecnologiche core businesses differente, ma che ricorrono tutte all’intelligenza artificiale. Inoltre, cosa molto importante è l’assoluta efficienza della fiscalità degli Investment Certificates nel recupero delle minusvalenze.

Informazioni quantitative sul portafoglio sottostante

In questo caso, i sottostanti del certificato di Marex Financial, quotati in America al NASDAQ100, sono rappresentati da: Amazon (AMZN), Nvidia (NVDA) e Microsoft (MSFT).

Le 3 aziende hanno core business differente ma rimangono all’interno della tecnologia (e ricorrono tutte all’AI) per il loro sforzo technology intensive. Sono quindi positivamente correlate, con i vantaggi che ne derivano per il certificato. In altre parole si riduce il rischio che il valore dei titoli fluttui indipendentemente l’uno dall’altro, andando ad inficiare cedole e/o capitale anche a colpa di uno solo dei sottostanti.

Il “tris” azionario possiede informazione storica più che sufficiente per poter fare adeguate valutazioni di stampo quantitativo. Ad esempio, analizzare i bilanci (ricavi, utili, FCF, vari ratios ecc) o la natura stocastica (mean reverting, random walk o momentum) che muove fondamentalmente il processo del prezzo del sottostante analizzato, potendo osservare possibili ed eventuali mutamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame analizzato.

Ad esempio dal punto di vista tecnico-quantitativo due su tre sono classificate come fortemente momentum (cioè con 0,5<Hurst<1 e Significatività Statistica>99%) su 3 periodi analizzati (ossia 4096, 2048 e 1024 osservazioni di rendimenti logaritmici calcolati sui prezzi giornalieri di chiusura). A seguire i risultati. AMZN risulta fortemente momentum, con H che cresce al diminuire del periodo in esame: H_1024=0,593 con Sign.

Stat.>99,703%; H_2048=0,592 con Sign. Stat.>99,971%; H_4096=0,576 e Sign Stat.>99,978%. MSFT è sempre momentum ma con minor intensità, e con H che cresce al diminuire del periodo analizzato: H_4096=0,533 con Sign. Stat.>96,475%; H_2048=0,535 e Sign. Stat.>94,263%; H_1024=0,553 con Sign. Stat.>97,396%. Il sottostante che mostra con più forza questo processo è NVDA con H che cresce al diminuire del periodo analizzato e Sign. Stat. che aumenta all’aumentare del periodo in esame: H_4096=0,587 con Sign. Stat.>99,998%; H_2048=0,603 e Sign. Stat.>99,985%; H_1024=0,606 con Sign. Stat.>99,973%.

Sul fronte del rischio vengono analizzati il Beta e la volatilità implicita.

Per quanto riguarda il rischio sistematico, misurato dal ß, è possibile dire questo. Attualmente la metrica rolling a 5 anni (utilizzata nel calcolo del costo del capitale del WACC per il DCF) viaggia a +1,05 per AMZN, mentre per MSFT e NVDA si attesta rispettivamente a +1,05 e +1,64. Si può dire di avere un portafoglio in media aggressivo nei confronti del benchmark (+1,25 in media, data la proprietà di additività del Beta), ossia che produce performance mediamente più che proporzionali rispetto al mercato di riferimento (NASDSAQ100): in altre parole ad un +/-1% del mercato il portafoglio sperimenta, mediamente, un +/-1,25%. A livello rolling a 1 anno, più sensibile ai cambiamenti del mercato, AMZN E MSFT hanno cambiato natura, mentre NVDA è stata sempre aggressiva e attualmente i valori viaggiano a +1,23 per AMZN, a +0,96 per MSFT e a +2,07 per NVDA (+1,42 in media) con un portafoglio ancora più aggressivo sull’anno.

Sempre sul fronte del rischio, ma della volatilità implicita (la volatilità attesa espressa dalle opzioni a 30 giorni) si può dire che è mediamente elevata. Attualmente il maggior peso è dato da NVDA con una volatilità implicita media in decisa salita e pari ai 64 punti percentuali; segue AMZN sempre in salita e con un buon margine a circa 41%; in coda abbiamo MSFT, con un metrica il leggera discesa e pari circa al 22%.

Ciò rappresenta un margine medio più che sufficiente al tandem emittente-strutturatore (costruzione del certificato in termini di costi del pool opzionale sottostante), mentre l’investitore deve valutare: composizione sottostante del cross-asset structured product, livelli di redditività potenziale, conservatività della protezione applicata, scadenza, potenziali bias post emissione ecc.

Sul fronte fondamentale della metrica degli earnings surprise si rileva attualmente un BUY per NVDA, un BUY per AMZN, e un HOLD per MSFT. Dal punto di vista dei Free Cash Flows (FCF), NVDA produce sistematicamente ed abbondantemente cassa dal 2009 ad oggi, mentre AMZN ha bruciato cassa solo nel 2021 e 2022, e MSFT è una macchina da guerra nella produzione di FCF. E’ quindi possibile effettuare una stima tramite la metrica dei Discounted Cash Flows (DCF): su NVDA, si rileva un BUY di circa il 21,23% con un prezzo obiettivo di 1063,89 $; a AMZN è assegnato un BUY del 24,14% con un prezzo obiettivo annuale a 224,65 $; anche MSFT è classificato come BUY del +14,53% con un target price di 460.69 $.  Per Market Screener si rilevano attualmente 3 STRONG BUY. Anche per Stock Analysis tutte e 3 sono catalogate come attualmente STRONG BUY.

Le valutazioni sul fronte fondamentale quindi divergono per per MSFT.

E’ poi possibile individuare una caratteristica molto interessante e tipica delle aziende il cui valore di mercato è influenzato dall’uscita di news. In altre parole gli effetti indotti da queste news provocano degli spike al rialzo/ribasso, che poi vengono drenati in seguito grazie alle valutazione del “fair value” (analisi fondamentale). Sarebbe interessante analizzare il comportamento del valore di mercato in ottica event study analysis, e quindi la presenza di eventuali extra-rendimenti intorno alla finestra temporale di riferimento (in presenza dei bilanci trimestrali/stime ed analisi/nuove prodotti ecc).

In ultimo, ma non per importanza, NVDA e MSFT elargiscono dividendi atti alla strutturazione del prodotto.

Se quindi non si vuole avere un’esposizione diretta alle azioni in questione è possibile selezionare questo certificato che offre buoni margini di rendimento.

Si passa ora ad esplicare il meccanismo di base del certificato targato Marex Financial, riassunto nella struttura e spiegato nel funzionamento del payoff

Struttura del Certificate

Di seguito la struttura del certificato di Marex Financial:

  • Barriera europea di protezione sul capitale pari al 65% dei valori iniziali
  • Trigger cedole al 65% dei valori iniziali
  • Cedole trimestrali condizionate del 3,46% (max 13,84% annuo), sul valore nominale, con effetto memoria
  • Autocall trigger attivo dal 3° trimestre (dal 27.01.2025) e pari al 100% dei valori iniziali
  • Opzione quanto che neutralizza il tasso di cambio
  • Valore nominale unitario di 1000 Euro
  • Prezzo lettera rilevato a circa 998,15 Euro – intorno alle 12:00 del 16.04.2024 –

Marex Financial Certificati Phoenix Memory: Funzionamento del payoff

Questo Certificato è stato emesso da Marex Financial il 23.04.2024, ha data di valutazione finale posta al 26.04.2027 (scadenza/liquidazione 05.05.2027), è negoziato su Cert-X ed ha un valore nominale di 1000 Euro.

Meccanismo cedolare

Il certificato in questione paga dunque un flusso periodico trimestrale condizionato di 34,60 Euro, cioè se ogni sottostante non scende oltre il trigger delle cedole, posto al 65% dei valori iniziali; in altre parole i sottostanti non devono perdere oltre il -35% del valore iniziale alle rispettive date di valutazione, affinché venga elargita la cedola.

In caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola, che però viene immagazzinata in memoria e pagata assieme a tutte quelle eventualmente non pagate in precedenza quando si presenta la condizione del pagamento, ovvero quando tutti i sottostanti risalgono sopra il trigger in una delle date di valutazione successive.

Meccanismo di rimborso anticipato automatico: Autocall trigger decrescente

A partire dalla terza data di valutazione si attiva il meccanismo di autocall:

1. Se il valore dei sottostanti è superiore o pari al trigger autocall (ossia il valore iniziale), il certificato scade anticipatamente e viene pagato il nominale più le eventuali cedole dovute.

2. In caso contrario la vita del prodotto continua.

NB: In altre parole, se scatta il meccanismo di autocall alla prima data, si ottengono il nominale più la cedola del trimestre in questione e le eventuali 2 cedole precedenti, ossia 1103,80 Euro. Altrimenti si passa alla seconda data ecc.

Scadenza

A scadenza, se il certificato di Marex Financial non si è estinto anticipatamente, si prefigurano 2 scenari:

  1. se ogni sottostante non scende sotto il trigger cedolare, posto al 65% dei valori iniziali, il certificato paga il nominale più l’ultima cedola -e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria-; si otterrebbero 12 cedole più il nominale.
  2. in caso contrario il certificato replica linearmente la performance del sottostante peggiore (ossia con valore peggiore rispetto a quello iniziale, anche detto Worst Of, WO), pagando un valore pari al valore nominale del certificato per la performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale) del suddetto sottostante

Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore dei sottostanti può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale. Affinché venga restituito il valore nominale, il valore dei sottostanti deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.

Da notare anche la presenza dell’opzione quanto: nonostante i titoli su cui è scritto il certificato siano denominati in USD, il prodotto rimborsa sempre importi in Euro, non lasciando l’investitore esposto a variazioni (favorevoli o sfavorevoli) del cambio EUR/USD.

Marex Financial Certificati Phoenix Memory: il portafoglio sottostante

La situazione attuale sul portafoglio sottostante – di questo Certificato targato Marex Financial – è la seguente:

MSFT: valore iniziale/trigger autocall (406,32 USD), Barriera/Trigger Cedola (264,108 USD) ultimo prezzo registrato (chiusura al 29.04.2024 a 402,25 USD, pari al 99,00% del valore iniziale)

NVDA: valore iniziale/trigger autocall (877,35 USD), Barriera/Trigger Cedola (570,2775 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 29.04.2024 a 877,57 USD, pari al 100,03% del valore iniziale)

AMZN: valore iniziale/trigger autocall (179,62 USD), Barriera/Trigger Cedola (116,753 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 29.04.2024 a 180,96 USD, pari al 100,75% del valore iniziale)

NB: Per ora il WO è rappresentato da MSFT. Il fatto che il WO quoti al 99,00% unito al fatto che il certificato prezza leggermente sopra i 990 euro, significa che lo stesso quota con un piccolissimo premio (quasi impercettibile) sulla componente lineare.

Analisi dinamico-oggettiva del payoff a scadenza

In base alle quotazioni attuali del WO, ed un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) del certificato di circa 998,15  Euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, data dal Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante WO dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite %, verde per aumenti/guadagni %) a parità di condizioni sugli altri sottostanti:

Se il certificato di Marex Financial non si è estinto anticipatamente viene pagato il nominale più l’ultima cedola condizionata, ottenendo 1034,60 euro, se il sottostante WO non scende oltre il 34,34% dall’attuale quotazione. Considerando l’effetto memoria il certificato pagherebbe 1415,20 Euro, con un massimo rendimento potenziale lordo a 3 anni intorno al 41,78% (13,86% annualizzato) rispetto il suddetto prezzo lettera.

Invece, se il WO scendesse con più forza il certificato perderebbe, in %, un valore leggermente superiore rispetto all’investimento diretto sul WO stesso. In altre parole, come detto, il certificato quota con un piccolissimo premio sulla componente lineare.

Codice ISIN del prodotto

Cliccandovi sopra verrete rimandati alla pagina del certificato targato Marex Financial.

Nota Bene: il trading e l’attività d’investimento in generale possono comportare rischi significativi per il capitale, con perdite che potrebbero in alcuni casi eccedere il capitale iniziale. Gli scenari di mercato cambiano continuamente e le performance passate non rappresentano garanzia delle performance future. È pertanto fondamentale assicurarsi di aver compreso tali rischi. Le informazioni presentate in questo sito non sono in alcun modo da intendersi come sollecito all’investimento e sono rivolte ad un pubblico indistinto, non rappresentando in alcun modo attività di consulenza finanziaria personalizzata -e nemmeno generica-  in base ai profili di rischio e rendimento degli investitori. Ogni decisione di investimento è sotto la piena ed esclusiva responsabilità del lettore. Né l’autore né Investire Oggi saranno responsabili nei confronti di nessun utente né di qualsivoglia altra persona o entità per l’inesattezza delle informazioni o per qualsiasi errore od omissione nei suoi contenuti, a prescindere della causa di tali inesattezze, errori od omissioni.

Danilo Fieni

Lavora in InvestireOggi.it dal 2019 curando la sezione Certificati ed è laureato in finanza quantitativa.
La sua passione per il mondo finanziario lo ha portato ad approdare nel mondo dei certificati, analizzando in chiave oggettiva i flussi di pagamento di questi strumenti ed i relativi sottostanti, nonché curando le relazioni con alcuni dei professionisti del settore.
E' inoltre appassionato di trading ed investimenti, in cui svolge attività di ricerca quantitativa e di vantaggi statistici nel mondo dei mercati finanziari.

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