Maxi-cedola per il bond perpetuo di Banco BPM, ma solo per pochi

Banco BPM ha emesso un bond perpetuo sul quale ha offerto una cedola molto elevata, pur a fronte di rischi teorici da non sottovalutare
3 anni fa
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Bond subordinato di Banco Bpm
Bond subordinato di Banco Bpm © Licenza Creative Commons

Banco BPM ha emesso ieri un nuovo bond perpetuo Additional Tier 1 (AT1) per l’importo di 300 milioni di euro. I titoli sono stati collocati sul mercato alla pari, cioè al 100% del loro valore nominale. Pagano una cedola pari al 7% annuale e corrisposta agli obbligazionisti su base semestrale fino al 12 aprile 2027. In quella data, l’emittente potrà esercitare la “call”, ossia rimborsare le obbligazioni. Nel caso in cui non lo facesse, la cedola rimarrebbe fissa per i successivi 5 anni, ma sarebbe pari allo spread iniziale pagato dalla banca più il tasso “midswap” a 5 anni rilevato.

Al termine del quinquennio, si arriverebbe a una nuova data di ricalcolo.

Il bond perpetuo di Banco BPM prevede la riduzione temporanea del valore nominale nel caso in cui il CET1 ratio scendesse sotto il 5,125%. Al termine del 2021, questo aggregato patrimoniale “fully phased” si attestava al 13,4%. Il pagamento della cedola è discrezionale, pur al verificarsi di determinate condizioni.

Bond perpetuo Banco BPM, spread elevato

L’emissione è stata riservata agli investitori istituzionali, come del resto è pratica consolidata negli ultimi anni in Italia. Date le caratteristiche del bond perpetuo AT1, formalmente senza scadenza e ad alto rischio di credito, le banche non possono e né vogliono venderlo alla clientela retail. E ad essersi mostrati molto interessati al collocamento di Banco BPM sono stati gli investitori britannici, pari al 42% del totale. Un altro 15% è arrivato dalla Francia, mentre dall’Italia solo il 20%. Per tipologia, l’84% sono stati fund managers, il 7% banche e il 7% assicurazioni e fondi pensione.

Tornando alla cedola, è evidentemente molto elevata. Se consideriamo il bond perpetuo un potenziale quinquennale, in quanto rimborsabile già dopo 5 anni, lo spread offerto è stato di 589 punti base o 5,89% sul tasso “midswap”. Poiché quest’ultimo sta risalendo piuttosto velocemente (da 0,02% a 1,11% quest’anno), con la stretta BCE sui tassi in arrivo è molto probabile che alla prima data di reset il mancato rimborso del bond perpetuo diverrebbe eccessivamente oneroso per Banco BPM, il quale eserciterebbe così la call.

A febbraio, lo stesso istituto aveva rimborsato un altro bond perpetuo da 105 milioni di euro e rendimento 6,756%. Era stato emesso da Banco Popolare di Verona nel 2007. I rating a lungo termine di Banco BPM sui bond senior sono bassi: Ba2 per Moody’s, BBB (low) per DBRS.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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