Mazzata mutui: tassi in salita per la stretta della Bce, come difendersi?

Come difendersi dalla mazzata dei mutui ovvero dai tassi in salita a seguito della stretta della Bce?
2 anni fa
1 minuto di lettura
Non si potranno tenere accesi due elettrodomestici in contemporanea, ecco la bozza del piano taglia consumi.

Si preannuncia una vera e propria mazzata per i mutui. Saliranno i tassi sia di quelli variabili che dei fissi già a partire da luglio. A settembre, poi, ci saranno nuovi aumenti in quanto scatterà il ritocco annunciato dall’Eurotower ovvero dalla Banca Centrale Europea. Per i mutui a tasso fisso già aperti la situazione resterà stabile, il problema sarà per chi lo richiederà a breve in quanto le condizioni saranno peggiori.

Prestiti: le rate crescono, arriva la stretta della Bce

C’è la stretta della Bce, da luglio i tassi dei mutui variabili subiranno un aumento.

Ci sarà infatti il primo rialzo del tasso di riferimento di 25 punti base. Un nuovo aumento, poi, ci sarà a settembre. Come anticipato, chi ha un tasso fisso non avrà problemi. Chi invece pensava di chiederlo nei prossimi mesi si ritroverà con delle offerte meno convenienti di quelle passate. Purtroppo ci saranno altri rialzi dell’Irs che è l’indice di riferimento. Per coloro che hanno stipulato un mutuo con tasso variabile, invece, la stretta ci sarà subito. Le rate saliranno già dal mese prossimo in quanto, come già detto, ci sarà il primo rialzo del tasso di riferimento di 25 punti base.

L’Euribor

L’indice di riferimento per i mutui a tasso variabile è l’Euribor che al momento (quello a 3 mesi) è al -0,30%. In base all’andamento dei future si stima che sfiorerà l’1% per la fine del 2022 secondo quanto comunica Facile.it che fa anche una simulazione. Per un finanziamento da 120 mila euro in 20 anni adesso si paga una rata mensile di 544 euro. Entro dicembre, però, potrebbe arrivare a più di 620 euro in quanto l’importo potrebbe essere più alto di 75 euro circa. Per Facile.it, poi, l’Euribor potrebbe arrivare addirittura all’1,75% circa nel 2023 per cui il tasso variabile salirebbe al 2,95%. La rata del mutuo, quindi, potrebbe arrivare a 663 euro per cui si potrebbero pagare quasi 120 euro in più.

A fine 2027, invece, secondo la simulazione l’Euribor potrebbe arrivare intorno al 2,10% e per questo il tasso salirebbe al 3,30% con conseguente rata mensile a 684 euro. Ovviamente si parla di anni per cui tutto potrebbe cambiare in base alle decisioni della Banca Centrale Europea. Il comparatore delle offerte, quindi, vista la situazione del momento, per chi deve acquistare casa suggerisce di optare per il mutuo variabile che è il più conveniente. Gli indici partono infatti dallo 0,65% ma presto saliranno. Per quanto concerne i mutui a tasso fisso, Facile spiega che è difficile trovare delle opzioni convenienti. L’Irs a 20 anni infatti è salito di tanto: a fine novembre era allo 0,34% mentre adesso è sopra il 2,1%.
[email protected]

alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Incentivi auto elettriche: la risposta all'aumento benzina tarda ad arrivare
Articolo precedente

La ricarica delle auto elettriche offerta gratuitamente dall’azienda ai propri dipendenti rappresenta “welfare aziendale”

Dichiarazione redditi
Articolo seguente

Dichiarazione redditi, familiari a carico: regole ad hoc per i coniugi separati