Medici e dentisti, come cambiano visite e cure dei pazienti nella Fase 2

Medici e dentisti gestiranno in massima sicurezza l’accesso in studio. Priorità alle visite a distanza, spariscono le sale di aspetto. Tutte le novità della Fase 2.
5 anni fa
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La medicina diventerà sempre più telematica per medici e dentisti. Già ribattezzata telemedicina, per gli operatori sanitari, quelli maggiormente coinvolti nei casi di contagio da Covid-19, si renderà sempre più necessario rispettare le distanze coi pazienti.

Dai medici di base, agli specialisti, ai dentisti, agli igienisti dentali, ai fisioterapisti, le precauzioni non saranno mai troppe e già nella fase 2 dell’emergenza sanitaria si stanno adottando le massime precauzioni a cui dovremmo farci l’abitudine per evitare di contagiare o essere contagiati dal Covid-19.

Spariscono le sale di aspetto

La prima grande novità riguarda la chiusura delle sale di aspetto degli studi medici e dentistici. Non ci saranno più assembramenti e code in attesa per le visite e si entrerà uno alla volta in ambulatorio o studio dentistico. In un primo momento, i medici effettueranno, laddove possibile, una prima visita a distanza anche con mezzi video per evitare ogni tipo di contatto. Solo quando estremamente necessario ci si recherà in ambulatorio, ma solo su appuntamento e uno alla volta. In futuro, quindi, le visite in studio diventeranno un’eccezione, mentre le ricette e impegnative saranno definitivamente elettroniche. Anche alcuni esami diagnostici come ecografie ed elettrocardiogrammi viaggeranno a distanza. Le visite mediche saranno sempre più domiciliari e la sanità in questo senso già si sta attrezzando con mezzi e attrezzature per ottemperare a quei bisogni basilari evitando il più possibile l’accesso ai pronto soccorso e agli studi medici. Apparecchiature mobili per effettuare elettrocardiogrammi, misurazione di ossigeno, pressione arteriosa, esami ematologici e spirometrici, ecc. saranno presto in dotazione ai medici.

Cosa cambia per i dentisti

Per i dentisti e igienisti dentali il discorso è un po’ diverso non potendo fare a meno della visita del paziente in ambulatorio. Del resto, l’estrazione di un dente o la cura di una carie non può essere effettuata a distanza.

Così, prima di accedere allo studio, rigorosamente uno alla volta senza sostare in sala di aspetto, bisognerà essere certi di non avere sintomi o stati febbrili per evitare contagi. Gli ambienti dovranno essere rigorosamente sanificati e il dentista, igienista e gli assistenti dovranno dotarsi di tutte quelle precauzioni (mascherine, visiere, guanti, camici) per prevenire ogni forma di contagio da Covid-19. “Stiamo ancora lavorando alle nostre linee guida, non abbiamo definito tutti i dettagli. Ma siamo abituati a gestire il rischio di infezioni, e ci riusciremo anche con il coronavirus” – dice Carlo Ghirlanda, presidente dell’Andi, Associazione nazionale dentisti italiani -. Del resto la categoria è fra quelle più direttamente esposte al rischio contagio essendo i dentisti a stretta vicinanza con i pazienti, a contatto con saliva, aerosol e sangue. Ma non impossibile fare altrimenti e per questo le precauzioni da adottare devono essere massime.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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