Meglio aspettare la giusta età o andare in pensione prima?

Conviene andare in pensione prima o aspettare? Ecco le cose da sapere e da conoscere per fare la scelta giusta.
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4 giorni fa
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pensione prima o aspettare
Foto © Licenza Creative Commons

Uno dei dubbi più diffusi tra i lavoratori che hanno già maturato il diritto ad andare in pensione con una delle tante misure di pensionamento anticipato previste dal nostro ordinamento è quello relativo all’importo della pensione che si andrà a percepire. Il dubbio è sempre lo stesso e cioè se conviene aspettare di arrivare alla giusta idea pensionabile o se anticipare l’uscita sfruttando la misura per la quale sono stati centrati i requisiti. Questo è il dubbio di un nostro lettore che ci scrive un quesito molto interessante.

“Buonasera mi chiamo Rodolfo e sono un contribuente che ha maturato 30 anni di contributi ed ha compiuto a febbraio 64 anni.

Siccome ho mia madre che è invalida grave e che vive con me, dato che sono single e non mi sono mai sposato, volevo capire se secondo voi è conveniente andare in pensione con l’Ape sociale come caregivers. Infatti sfrutto sul lavoro la legge 104 di mia madre. Secondo voi conviene aspettare i 67 anni di età? In pratica, mi chiedevo se ci guadagno tanto a livello di importo della pensione aspettando i 67 anni di età senza passare prima dall’Ape sociale.”

Meglio aspettare la giusta età o andare in pensione prima?

 

Da soggetto a soggetto il vantaggio o lo svantaggio di una misura pensionistica cambia radicalmente. Infatti da un soggetto all’altro una determinata misura pensionistica può essere favorevole o meno favorevole. Resta il fatto che anticipare la quiescenza quasi sempre prevede delle penalizzazioni.
Andare in pensione prima sfruttando una qualsiasi delle misure pensionistiche alternative alla pensione di vecchiaia è sempre penalizzante. Su questo pochi dubbi dal momento che in effetti l’interruzione anticipata di una carriera lavorativa, per passare ad un pensionamento altrettanto anticipato fa prendere una pensione più bassa.

E questo, anche se la misura prescelta non prevede penalizzazioni e tagli al livello strutturale.

Pensione prima o aspettare? Ecco il dubbio amletico

Per sostenere che una pensione anticipata sia sempre più bassa di una pensione di vecchiaia, non è necessario che la misura di pensionamento anticipata preveda ricalcoli contributivi, tagli lineari e altre situazioni di questo tipo. Basta capire un semplice passaggio e cioè che la pensione presa in anticipo significa interrompere prima la carriera lavorativa.

E di conseguenza significa bloccare il versamento dei contributi previdenziali che andando a finire nel montante contributivo aumentano sempre l’importo della pensione maturata. Oltretutto uscendo prima dal mondo del lavoro significa uscire ad una età anticipata rispetto all’età pensionabile. Una cosa è uscire a 63 anni o a 64 anni ed una cosa è uscire a 67 anni. I coefficienti che si usano per trasformare il montante contributivo in pensione sono più sfavorevoli quando l’età di uscita è più bassa.

I calcoli da fare, la convenienza e tutti i pro e i contro

Alla luce di tutte queste considerazioni è inevitabile sostenere che nel caso in cui un contribuente come il nostro lettore decide di andare in pensione con l’Ape sociale, uscendo a 63 anni e 5 mesi di età prenderà una pensione sicuramente più bassa rispetto a quella che prenderebbe continuando a lavorare ed uscendo dopo, a 67 anni.

Queste considerazioni non valgono solo per l’Ape sociale, ma anche per qualsiasi altra misura di pensionamento anticipato.

I pro e i contro cambiano da caso a caso naturalmente. Se il dubbio riguarda l’importo della pensione che si prenderà per il resto della vita, quanto detto è evidente come sia penalizzante. Ma poi vanno considerati altri 4 anni circa di duro lavoro per arrivare, dai 63,5 anni di età ai 67 anni. E vanno considerati anche gli introiti percepiti di pensione durante tutti gli anni di anticipo. Ripetiamo, ogni lavoratore dovrebbe valutare attentamente la sua situazione per capire cosa deve fare e quale strada deve intraprendere.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

2 Comments

  1. Ho 65 anni compiuti a marzo, a fine di quest’anno compio 41 anni e e 6 mesi. Se andrei in pensione con questi contributi quando prenderei di pensione,

  2. Ho 55 anni compiuti a dicembre , quanto mi manca per andare in pensione che ho iniziato a 18 anni in una ditta ho lavorato 17 anni e quest’anno sono altri 17 che lavoro in un ‘ altra ditta , pero’ mi manca 1 anno e mezzo che ero in cerca . Contano o no .
    Quanto prendero’ di pensione.

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