Una cartella esattoriale può fuoriuscire sia da imposte, tasse o tributi evasi da parte di un contribuente che per multe per violazioni del Codice della Strada. Una delle tipologie più comuni di cartelle esattoriali che vengono recapitate ai contribuenti indebitati nascono proprio da delle violazioni delle norme del Codice della Strada che gli stessi contribuenti prendono. Naturalmente prima che la multa passi nelle mani del concessionario alla riscossione e diventi cartella esattoriale a tutti gli effetti, ci sono le notifiche della multa, i solleciti e così via dicendo.
“Buonasera, volevo un chiarimento da parte vostra sulle possibilità che offre la legge riguardo alle multe per violazioni del Codice della Strada. Ho preso una brutta multa perché non mi ero reso conto che avevo il fermo amministrativo dell’auto. Sono diverse migliaia di euro di multa. Non posso pagare al momento, ma ho timore che nel frattempo la multa salga di importo e diventi cartella esattoriale. Ne ho già diverse, ecco perché ho l’auto con il fermo amministrativo. Ho trovato a mala pena i soldi per pagare le vecchie cartelle così da sbloccare l’auto. Adesso questa multa vorrei pagarla a rate. Se è possibile mi spiegate come devo fare? Oppure devo aspettare che la multa diventi cartella e magari chiedere le rate dopo?”
Meglio pagare subito la multa a rate o aspettare la cartella esattoriale e poi chiedere le rate?
Molti non sanno che ci sono delle possibilità di pagare a rate anche le multe per una infrazione del Codice della Strada.
Attenti all’importo minimo della rata e alla decadenza
Ma le limitazioni non finiscono qui. Infatti possono chiedere le rate solo i soggetti che provano con documenti certi che gravano in condizioni economiche non rosee. Nello specifico, sempre l’articolo 202 bis del Codice della Strada prevede che possono avvalersi di tale facoltà di richiedere le rate i soggetti che hanno un reddito imponibile ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) risultante dall’ultima dichiarazione, non superiore a euro 10.628,16. Questo per il single, perché per i coniugati il reddito prima citato viene incrementato di 1.032,91 euro per ognuno dei familiari conviventi. La richiesta di rateizzazione di una o più multe deve avvenire entro i 30 giorni successivi alla notifica del verbale.
Le rateizzazioni delle cartelle esattoriali sono migliori rispetto a quelle delle multe
Come si nota, tempi meno lunghi rispetto alla rateizzazione delle cartelle, importo minimo della rata più alto, e meno elasticità nel saltare i pagamenti. Ecco perché spesso i contribuenti non utilizzano questa strada finendo con il rimandare il pagamento delle multe fino a che non diventano appannaggio dell’Agenzia delle Entrate Riscossione. Quindi, fino a quando non diventano cartella esattoriale. In effetti dopo che una multa è diventata cartella esattoriale il contribuente ha comunque la facoltà di chiedere la rateizzazione ordinaria. Godendo di un piano di rientro di 72 rate mensili o di 120 rate mensili per chi ha prove documentate della gravi condizioni economiche in cui versa. Inoltre la rata minima può essere da 50 euro se la rateizzazione riguarda la cartella esattoriale. Infine, la decadenza dal piano di rateizzazione delle cartelle con Agenzia delle Entrate Riscossione sopravviene solo quando vengono saltate più di 8 rate del piano, anche non consecutive.