I mercati digeriscono la legge di Bilancio 2024 con spread sotto 200 punti e borsa in rialzo

Il governo vara ufficialmente la legge di Bilancio e dai mercati si arresta il nervosismo dopo settimane di segnali negativi.
12 mesi fa
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Da mercati ok a legge di Bilancio 2024
Da mercati ok a legge di Bilancio 2024 © Licenza Creative Commons

E’ stata varata intorno a mezzogiorno di ieri la legge di Bilancio per il 2024 con l’approvazione in Consiglio dei ministri. Grosso modo, le misure erano state anticipate nelle precedenti settimane, anche se non è mancata qualche novità. Tra i provvedimenti clou, il taglio del cuneo fiscale, l’accorpamento delle prime due aliquote Irpef, la sforbiciata alle detrazioni fiscali e qualche intervento marginale sulle pensioni. La reazione dei mercati finanziari è stata complessivamente positiva. Al termine della seduta, ieri lo spread era sceso nuovamente sotto i 200 punti base e Piazza Affari chiudeva positivamente.

Sono state settimane di nervosismo proprio sui mercati dopo l’approvazione della Nota di Aggiornamento al DEF. Complessivamente, il governo Meloni ha rivisto al rialzo il deficit-obiettivo per il triennio 2023-2025 e di conseguenza il rapporto tra debito pubblico e PIL è atteso solo in lieve calo per il prossimo anno e nel 2025. Non è quello che avrebbero voluto leggere gli investitori a proposito di uno degli stati più indebitati al mondo.

Rendimenti BTp alti, mercati guardano al debito pubblico

L’ok dei mercati alla legge di Bilancio 2024 è da considerarsi parziale. In realtà, lo spread sovrasta nettamente quello in giro nel resto del Sud Europa. Tanto per fare un confronto, i rendimenti decennali spagnoli viaggiano a circa l’1% in meno dei BTp. Diciamo che ieri non c’è stata una nuova fiammata dei rendimenti italiani, cosa che per il momento possiamo salutare positivamente.

Non è una legge di Bilancio con colpi di testa. Uno dei punti più temuti riguardava le pensioni, con la Lega intenta a disfare il più possibile la legge Fornero. Alla fine, confermati Ape Social e Opzione Donna. Il taglio delle tasse in parte è stato finanziato dalla riduzione delle detrazioni a favore dei redditi sopra 50.000 euro lordi all’anno. Nulla che possa impensierire più di tanto i mercati. In sostanza, non siamo all’effetto Truss, tanto per richiamare la sciagurata scelta dell’ex governo di Sua Maestà di presentare un anno fa un maxi-taglio delle imposte totalmente in deficit.

Il mercato reagì nel peggiore dei modi e l’esecutivo cadde dopo appena un mese e mezzo dall’insediamento.

Allarme spread non cessato con legge di Bilancio

Facciamo attenzione a tirare troppo presto un sospiro di sollievo. Sullo spread gravano diverse incognite, tra cui le prossime scelte della Banca Centrale Europea e la congiuntura economica italiana ed europea. I mercati guardano con preoccupazione a tutto ciò che possa tenere alto il rapporto debito/PIL nel nostro Paese. Dunque, non solo la politica fiscale, ma anche la bassa crescita del PIL. La legge di Bilancio 2024 punta a rilanciare quest’ultima attraverso il taglio delle tasse. C’è la gamba degli investimenti pubblici con il Pnrr, ma sulla quale aleggia lo spettro del Patto di stabilità.

Dall’anno prossimo, le regole fiscali vigenti fino al Covid torneranno attive. Non si sa ancora se in una versione riformata o tali e quali come le abbiamo conosciute. Non sono solo i mercati ad essere preoccupati del possibile impatto negativo che avrebbero sulla crescita italiana. Poche ore fa, niente di meno che il segretario al Tesoro USA, Janet Yellen, ha rimarcato la necessità che il Patto non strozzi la crescita. Come dire che dall’altra parte dell’oceano temono che l’Unione Europea torni ai vecchi vincoli fiscali senza tenere in debita considerazione il PIL.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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