La crisi non riguarda i diamanti di maggior valore
Le altre gemme, invece, continuano ad esibire una ripresa delle quotazioni, che quest’anno è stata intorno all’8%. Ciò lo si spiega col fatto che il loro intaglio e la pulitura non dipendono da operazioni cash, bensì da transazioni bancarie. E queste non sono intaccate dalla crisi di queste settimane. In più, queste pietre vengono trattate anche altrove, come in Israele e Belgio.
In realtà, già prima della “demonetizzazione” in corso, l’industria dei piccoli diamanti avrebbe segnalato un tracollo dei prezzi intorno al 25%.