Lunedì è stato il primo giorno in cui Bitcoin è diventato valuta legale nello stato centramericano di El Salvador. Ma nella giornata di martedì, le quotazioni della “criptovaluta” sono crollate fino a 45.000 dollari. Contestualmente, anche i bond sovrani in dollari hanno accusato un duro colpo, arrivando a perdere qualcosa come quasi il 5% in poche ore.
Il bond con scadenza gennaio 2023 e cedola 7,75% (ISIN: USP01012AJ55) si è deprezzato del 3,7%, salendo a un rendimento del 14,8%. Il titolo decennale, scadenza 10 aprile 2032 e cedola 8,25% (ISIN: USP0146173371) ha perso il 4,3%, attestandosi a un rendimento sopra il 9,7%.
El Salvador e il debito “spazzatura”
El Salvador ha un debito sovrano giudicato “spazzatura” da tutte le principali agenzie di rating: B- per S&P e Fitch, Caa1 per Moody’s. In estate, quest’ultima agenzia ha ulteriormente declassato i bond sovrani, nonostante il presidente Nayib Bukele sui Bitcoin intendesse fare una mossa attrattiva per gli investitori internazionali. Le ragioni del crollo di questi giorni vanno ricercate nelle frizioni crescenti tra El Salvador e gli USA. Bukele e il suo partito hanno licenziato i giudici della Corte Costituzionale e nominatone altri di proprio gradimento, consentendo un secondo mandato consecutivo.
Washington ha risposto molto negativamente all’operazione e ciò rischia di allontanare un accordo tra Fondo Monetario Internazionale e lo stesso Bukele per ottenere un prestito. Gli stessi Bitcoin non stanno giocando a favore dell’intesa. L’istituto teme che le piccole dimensioni dell’economia locale vengano risucchiate dall’elevata volatilità del mercato della “criptovaluta”. Questo vale ormai finanche 1.000 miliardi di dollari, a fronte degli appena 25 del PIL salvadoregno. Anche per questo, ha negato al paese il suo sostegno per l’implementazione dell’infrastruttura necessaria per sviluppare il mercato dei pagamenti in Bitcoin.
Ad ogni modo, non ci saranno scadenze rilevanti per El Salvador fino a inizio 2023, quando dovrà essere rimborsato il bond sopra indicato per un importo di 800 milioni di dollari. Per i temerari, la possibilità di investire i capitali a rendimenti stellari. Il decennale offre 960 punti base in più del Treasury di pari durata. Chi non credesse all’effettivo rischio default, chiuderebbe certamente un occhio sul rischio di cambio, più che compensato dagli alti livelli di rendimento offerti.