L’Osservatorio Tecnocasa registra nel secondo semestre 2020 un calo delle vendite pari al 7,7 nell’ambito del mercato immobiliare. I ribassi più consistenti sono certificati nelle grandi città, mentre va meglio per le case in periferia e dei centri abitati più piccoli. Arrivano inoltre conferme anche sulla nuova tendenza che vede al centro più metri quadrati e verde, ma allo stesso tempo il budget è fermo, se non in alcuni casi in flessione rispetto allo stesso periodo preso in esame nel 2019. Ad anticipare i dati dell’indagine condotta da Tecnocasa è Il Sole 24Ore ma anche altre testate che hanno parlato dell’interessante report.
Le compravendite nelle grandi città
La peggiore è Milano, che fa segnare una contrazione del 17,6 per cento. Intorno al 10 per cento anche Roma, mentre Bari contiene le perdite nell’ordine dell’8,8 per cento. Riportando i dati dell’Agenzia delle Entrate, Tecnocasa riferisce che in tutto il 2020 sono state vendute 557.926 mila abitazioni, un dato in decrescita rispetto a quello dello scorso anno ma che comunque riesce a far tirare un sospiro di sollievo agli addetti ai lavori, dopo un primo semestre da incubo a causa della prima ondata di Covid-19.
Valore immobiliare in crescita nelle città a misura d’uomo
Trieste, Treviso, Reggio Emilia, Pesaro e Modena sono solo alcuni degli esempi di città a misura d’uomo dove nel 2020 il valore immobiliare è aumentato. La migliore è Modena, con un aumento del valore pari al 10 per cento. Bene anche Trieste, con un aumento superiore all’8 per cento. Cresce anche la città marchigiana di Pesaro, intorno al 4 per cento. Tutte le città qui sopra si distinguono per la qualità dei servizi e un’offerta immobiliare capace di incontrare le richieste degli acquirenti di oggi.
Scende, invece, il valore immobiliare delle case al centro, le quali vengono spesso e volentieri acquistare come seconda casa per investire su turismo e gli studenti universitari.
La pandemia ha letteralmente cambiato il modo in cui gli italiani vedono la propria abitazione, non solo si cercano case più grandi ma spesso anche con spazi esterni, terrazzi e sopratutto in località più piccole. Con l’avvio dello smart working chi cerca casa sembra preferire piccole città di provincia piuttosto che le grandi metropoli dove i costi sono altissimi e la qualità della vita non sempre ottimale.
Vedi anche: Case vacanze con prezzi dinamici e affitti brevi: la ripartenza del turismo post pandemia
Mercato immobiliare, come sono cambiati i prezzi di affitto e vendita nel 2020