Il coronavirus ha creato notevoli difficoltà a chi doveva acquistare o vendere la propria abitazione durante il primo trimestre 2019, ma la riapertura delle agenzie immobiliari a maggio sta determinando un cambio di rotta in positivo. Torna dunque a respirare il mercato immobiliare, dopo aver attraversato momenti non semplici nei primi tre mesi del nuovo anno. Stando ai dati forniti dall’Agenzia delle Entrate, nel Q1 2020 si sono registrate in totale 117.047 transazioni residenziali, il 15,5% in meno del 2019 (quando il numero di compravendite raggiunse le 138.525 unità).
A seguire i trend del mercato residenziale post-covid, individuati dalla ricerca condotta da Gabetti e Patrigest e pubblicata in rete dal portale Idealista.
Settore residenziale: in aumento le ristrutturazioni
Lo studio realizzato dalla società Gabetti e Patrigest mette in evidenza un probabile aumento delle ristrutturazioni degli immobili, con molti proprietari che approfitteranno dell’Ecobonus e del Sismabonus inserito nel decreto Rilancio del governo (detrazioni fino al 110%) e pronto a partire dal prossimo 1° luglio.
Acquisto casa: le persone cercheranno un’abitazione più grande e polifunzionale
Oltre alle ristrutturazioni, uno dei principali trend del mercato immobiliare post coronavirus sarà la ricerca di abitazioni con una metratura più grande, polifunzionali e spazi modulabili. Durante il periodo di lockdown molte persone si sono poi rese conto di sentire l’esigenza di uno spazio esterno, che sia un piccolo giardino, cortile o terrazzo: da qui la previsione secondo cui aumenterà in maniera sensibile la richiesta di immobili che corrispondano a tali caratteristiche.
Trend domanda residenziale: l’influenza dello smart working
Lo smart working, di cui abbiamo spesso parlato di recente, influenzerà la domanda residenziale in relazione alla richiesta di uno spazio aggiuntivo all’interno dell’abitazione per lavorare da casa, oltre all’acquisto di una seconda casa dove poter esercitare in tranquillità il cosiddetto lavoro agile.
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