Il Corriere della Sera ha commissionato al portale Idealista una ricerca sul mercato immobiliare in epoca del coronavirus. I risultati diffusi dal quotidiano confermano come il Covid abbia stravolto l’intero settore, portando a un aumento considerevole degli affitti. Soltanto a Milano, ad esempio, si registra un aumento fino al 26 per cento. Si tratta di una logica conseguenza dell’arrivo della pandemia, che ha portato i proprietari intenzionati prima a vendere l’immobile a riconsiderare il tutto. In definitiva, chi prima aveva messo in vendita la propria casa ora invece la affitta, mentre chi prima dell’arrivo del coronavirus voleva affittare o vendere da solo ha scelto di ritirarsi dal mercato.
Crollano le case in vendita dei privati a Milano
La ricerca di mercato condotta da Idealista per il Corriere della Sera ha certificato un crollo fino all’85 per cento delle case in vendita dei privati nella città di Milano. Anche a Roma e Firenze le cose non vanno meglio, con una flessione del 33 per cento rispetto a un anno fa. Meno case in vendita anche a Napoli (-24 per cento), Palermo (-22 per cento) e Genova (-14 per cento). Come sempre, non mancano però le eccezioni. A Torino, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, i privati che hanno deciso di vendere casa sono aumentati (+4 per cento). Nessuna variazione nemmeno a Bologna, dove il numero dei proprietari degli immobili che vendono la loro abitazione è rimasto inalterato.
Boom degli affitti, ma non in tutte le città
Se si continuano a prendere come riferimento i dati presenti nel tab “Variazione offerta solo privati” della ricerca di Idealista, la città italiana dove si registra la variazione più significativi in termini positivi è Bologna (+43 per cento), seguita da Firenze (+34 per cento) e Milano (+26 per cento). Il trend rialzista non è però confermato in tutte le città italiane, anzi.
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