Messico, rimesse record da immigrati negli USA prima dell’era Trump

Economia messicana in affanno, ma gli emigranti negli USA si preparano all'era Trump con rimesse record.
8 anni fa
2 minuti di lettura

 

 

Messico in stagflazione

Trump ha minacciato ieri la General Motors di imporre dazi contro le sue auto, qualora spostasse nel Messico la produzione delle sue Chevy Cruze, segno che intenderebbe realmente rimettere in discussione il NAFTA, l’accordo di libero scambio del Nord America. Sarebbe un grave danno per l’economia messicana, legata fin troppo a quella americana.

Per quest’anno, il pil dovrebbe crescere di appena l’1,7% nel paese latino, il ritmo più basso dal 2013, confermando una crescita media nell’ultimo lustro di meno del 2%, la metà del triennio precedente.

Il rallentamento sta avvenendo in contemporanea all’accelerazione dell’inflazione sopra il target massimo del 4% fissato dalla banca centrale, cosa che dovrebbe spingere quest’ultima ad alzare i tassi reali ai livelli più alti dal 2008. (Leggi anche: Commercio mondiale, crescita rallenta e rischio protezionismo avanza)

Sarà un 2017 complicato per i messicani

Crescita del pil lenta, inflazione alta e tassi in aumento non sono un mix positivo per l’economia messicana, che sembra costretta a prendere atto dell’eccessiva dipendenza dagli USA. Il 2017 potrebbe caratterizzarsi per un’eccessiva concentrazione a Città del Messico sulle politiche di Trump, anche se non è detto che si concretizzi lo scenario più temuto per l’economia nazionale. (Leggi anche: Messico vende bond in yen per sostenere il bilancio statale)

Il muro non ci sarà o sarà solo un rimaneggiamento di quello in parte costruito già alla frontiera tra i due paesi, mentre il NAFTA difficilmente potrebbe essere messo in discussione integralmente. In ogni caso, i rapporti tra le capitali saranno più tesi e il presidente Trump potrebbe adottare azioni di “moral suasion” per convincere le imprese americane a non delocalizzare la produzione, come sta facendo dall’elezione ad oggi a colpi di tweets.

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

Lavoro: 5 professioni che spariranno nei prossimi anni

Articolo seguente

Gioco d’azzardo in Italia: spendiamo uno stipendio a testa l’anno