Il gestore di hedge fund Michael Burry, famoso per aver previsto la crisi finanziaria del 2008, ha messo in guardia contro “la madre di tutti i crash”, e riguarda i Bitcoin e le altre criptovalute. Ma non è tutto, soltanto qualche settimana prima, lo stesso Burry aveva annunciato un altro imminente super crash. Vediamo meglio di cosa si tratta.
I Bitcoin saranno la madre di tutti i crash
Michael Burry, il famoso investitore e fondatore della società di investimento “Scion Asset Management”, la scorsa settimana ha rilasciato una dichiarazione che riguarda il bitcoin e, in generale, le criptovalute.
Burry, meglio conosciuto per essere stato il primo investitore a prevedere e trarre profitto dalla crisi dei mutui subprime statunitensi verificatasi tra il 2007 e il 2010 (descritto nel libro e film “la grande scommessa”, ha affermato che “Il grande problema con le criptovalute è la leva finanziaria”. Non solo, Burry è preoccupato che i governi possano presto intervenire pesantemente nel regolamentare le criptovalute. A febbraio ha avvertito che “in una crisi inflazionistica, i governi si sposteranno per schiacciare i concorrenti nell’arena valutaria”.
Per il famoso investitore, dunque, il futuro a lungo termine delle criptovalute non è per niente roseo, anche se, ha spiegato, “Nel breve periodo tutto è possibile”.
Michael Burry sta shortando Tesla
Soltanto qualche settimana prima, Michael Burry, stava per effettuare un’altra delle sue scommesse ribassiste. Ad essere presa di mira, questa volta, è stato il colosso delle auto elettriche “Tesla”. In particolare, secondo quanto era stato reso noto dalla SEC, al 31 marzo 2021, “Scion Asset Management” (la società di Burry) deteneva 8.001 opzioni put, con un valore di 534 milioni di dollari.
La Sec non ha dichiarato il valore, lo strike price e la scadenza delle opzioni detenute da burry, ad ogni modo, lo stesso Burry ha dichiarato di essere short sul titolo.
A gennaio 2021, Michael Burry Twittava: “Bene, il mio ultimo Big Short è diventato sempre più grande.
Una frase abbastanza provocatoria, probabilmente, indirizzata proprio al patron di tesla, Elon Musk.
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