Microcredito, come funzionano i finanziamenti ai poveri

Cos'è il microcredito, che rappresenta nei paesi poveri una valida e concreta alternativa al credito bancario tradizionale.
8 anni fa
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Tassi prestiti spesso alti, ma necessari

Periodicamente, un funzionario della banca viene inviato nel villaggio, dove organizza riunioni di gruppo con il debitore e i “fideiussori”, al fine di comprenderne le necessità, le eventuali problematiche riscontrate nell’investimento, di riscuotere le rate e di monitorare l’avanzamento dell’ammortamento. Il pagamento delle rate avviene a partire da qualche mese dopo l’erogazione del credito, in modo che il debitore abbia il tempo di incassare i primi soldi, frutto dell’investimento, potendo provvedere meglio a sostenere l’onere.

Le rate sono comprensive di interessi, che a volte risultano relativamente elevati, ma che racchiudono un altrettanto elevato rischio di insolvenza, trattandosi di clienti il più delle volte privi di reddito e di un patrimonio aggredibile. Un rischio teorico, perché grazie anche a una politica consolidata nei decenni e a un rapporto di fiducia reciproca stretto con il cliente, i tassi di insolvenza relativi al microcredito sono mediamente inferiori all’1%, battendo di gran lunga il business tradizionale delle banche.  

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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