“L’investimento deve essere razionale. Se non lo capite, non lo fate” dice Warren Buffet. In molti, quindi, scelgono i buoni fruttiferi postali perché sono un prodotto garantito dallo Stato Italiano, emesso da Cassa Depositi e Prestiti e collocato sul mercato da Poste Italiane.
Piacciono molto perché non sono soggetti alle oscillazioni del mercato per cui, quando si fa richiesta di rimborso, viene restituito l’intero capitale versato.
Un altro punto di forza di questi titoli è che sono soggetti a una tassazione più favorevole.
Esistono varie tipologie di buoni fruttiferi postali, ecco le migliori di inizio maggio 2023.
I migliori di maggio 2023
Tra i migliori buoni fruttiferi postali di maggio 2023 c’è il Rinnova. Quest’ultimo (che dura sei anni) non è sottoscrivibile da tutti ma solo da chi rimborsa uno o più titoli scaduti purché rimborsati a partire dal 20 settembre ed entro il periodo di collocamento del buono. Non si considerano, però, i buoni dedicati ai minori e quelli 4 anni risparmiosemplice.
Il loro rendimento effettivo annuo lordo è del 2% dopo tre anni e del 3,25% dopo sei anni. Si può però chiedere il rimborso anticipato anche dopo tre anni, entro il termine di prescrizione, per ottenere anche il riconoscimento degli interessi maturati. Prima dei tre anni, invece, si ha solo diritto solo al capitale investito al netto degli oneri fiscali.
Si possono sottoscrivere anche più buoni Rinnova nel giorno del rimborso dei titoli scaduti ma anche in quella successiva. Altre sottoscrizioni, invece, possono essere effettuate purché avvengano in occasione di successivi rimborsi di bfp scaduti e non prescritti.
I 4×4 e il Soluzione Eredità
Tutti potranno sottoscrivere, invece, i buoni fruttiferi postali 4×4 che come si evince dal nome durano 16 anni. Anche di questi titoli si può richiedere il rimborso con anticipo quando si vuole ma solo dopo quattro, otto e dodici anni si potranno ricevere anche gli interessi maturati.
Così come il Rinnova anche il buono fruttifero postale Soluzione Eredità è dedicato solo ad alcune categorie. Esattamente ai beneficiari di un procedimento successorio concluso in Poste Italiane per investire in quattro anni. Grazie a essi, si può contare su un rendimento certo alla scadenza che è del 3% annuo lordo e si ha flessibilità di rimborso quando si vuole, ovviamente prima che scatti la prescrizione. Quest’ultima avviene dopo dieci anni dalla scadenza del titolo e se si verifica non si ha più la possibilità di richiedere il rimborso del capitale investito né tantomeno quello degli interessi.
Gli esperti suggeriscono di non lasciare parcheggiato il proprio denaro sul conto corrente perché il rischio è quello che si eroda il potere di acquisto della moneta per colpa dell’inflazione. Parole sante quindi quelle di Henry Ford che diceva “Il denaro è come un braccio o una gamba: o lo usi o lo perdi.”