Se Altroconsumo ha stilato la classifica dei migliori supermercati dove risparmiare, Greenpeace Italia e Ilfattoquotidiano hanno pubblicato l’esito della loro indagine su quelli più attenti alle politiche green.
Il quadro non è per nulla buono perché, spiegano la Ong e il quotidiano, c’è poca trasparenza sui numeri, un supporto pressoché inesistente per ridurre la plastica e nessun piano concreto.
Dall’analisi, quindi, è lecito pensare che non ci libereremo mai dalla plastica usa e getta dei supermercati. Essa, purtroppo, contribuisce molto all’inquinamento del mare e della nostra bella Terra.
Qualche mese fa è stato pubblicato l’ultimo rapporto di Plastic Europe dal quale si evince che sono migliorate le performance di riciclaggio della plastica. Il problema, però, è che siamo ancora lontani (e molto lenti) dal raggiungere gli obiettivi di economia circolare.
L’indagine
Green Peace e Ilfattoquotidiano nei mesi scorsi hanno iniziato a inviare un questionario (iniziativa di sensibilizzazione “Carrelli di plastica”) alle principali catene della grande distribuzione. Queste ultime dovevano rispondere ad alcune domande riguardanti la gestione della plastica usa e getta, soprattutto quella degli imballaggi della maggior parte dei prodotti.
I criteri di valutazione per capire quali fossero i migliori supermercati volti al green sono stati tre. In primis la trasparenza ovvero i dati della quantità di plastica usata. E poi l’impegno nel ridurla e il supporto alle iniziative di riduzione come l’introduzione del deposito a cauzione. Il responso, però, non è stato positivo tranne che per alcune sigle.
La Selex si è aggiudicata la sufficienza e ha sottolineato di voler ridurre l’utilizzo della plastica del 30% entro il 2030. In più ha aggiunto di voler aumentare la vendita sfusa di prodotti o ricaricabili entro il 2025.
I vari parametri
Nel questionario è stato chiesto alle aziende di condividere i volumi di plastica usa e getta venduta nel 2021.
Per quanto concerne la voce “impegni volontari” ovvero le iniziative atte a ridurre l’uso della plastica monouso e incrementare quella riciclata e la modalità sfusa, i migliori supermercati sono stati Coop, Lidl e Selex.
Infine per la voce “supporto a politiche”, i migliori sono stati Lidl, Esselunga e Selex anche se non hanno ancora fatto abbastanza. Per supporto a politiche si intende l’introduzione del sistema di deposito a cauzione per tutti i contenitori per le bevande, un po’ come accade in alcuni stati europei come la Danimarca. Il giudizio finale, quindi, ha promosso Selex seguita da Lidl, Coop ed Esselunga anche se, ripetiamo, si dovrà fare di più.
Ha ragione Fabrizio Caramagna quando diceva: “nessuno cinquant’anni fa avrebbe pensato a un oceano interamente ricoperto di plastica. Quanto tempo passerà prima di poter vedere un arcobaleno di plastica?”. Tutti dovranno fare del loro meglio affinché vi sia la riduzione di questo materiale che minaccia la sopravvivenza di più di ottocento specie animali e non solo.