Quali sono le paure dell’uomo contemporaneo? Una ricerca svolta in 38 nazioni lo spiega

Una ricerca del Pew Research Center spiega quali sono le minacce maggiormente avvertite dalle popolazioni di 38 nazioni. Migranti, povertà, ISIS e altro.
7 anni fa
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La domanda potrebbe essere la seguente: di cosa abbiamo davvero paura per il presente e l’immediato futuro? Una ricerca del Pew Research Center, svolta in un arco di tempo abbastanza ampio da febbraio 2016 a maggio 2017, restituisce un’importante quadro di riferimento per comprendere quali sono le minacce più avvertite. La classifica, per così dire, è interessante: non solo per l’entità in percentuale di ogni minaccia, ma anche e soprattutto per i modi differenti con cui vengono percepite nei differenti paesi sotto analisi.

Le nazioni, dove è stata svolta la ricerca, sono ben 38 e appartengono a tutti i continenti: insomma, uno spaccato davvero interessante degli spettri che ci affliggono.

A proposito di povertà – Italia, come guadagnare 30 milioni di euro in un anno nel paese in cui i dati ISTAT sulla povertà sono i seguenti.

Di cosa abbiamo davvero paura? Ecco i risultati dell’indagine

Iniziamo dando qualche numero sulle percentuali che raccontano le angosce dei cittadini globali:

  • 62% – il terrorismo islamico di matrice ISIS
  • 61% – i cambiamenti climatici e il surriscaldamento globale
  • 51% – le condizioni economiche globali e la povertà
  • 51% – i cosiddetti cyberattacchi
  • 39% – la questione dei migranti e dei rifugiati
  • 35% – l’influenza globale degli USA
  • 31% – l’influenza globale di Russia e Cina

Insomma: troviamo ai primissimi posti le tre questioni centrali del momento, la povertà generalizzata e la paura per il futuro ‘economico’ del pianeta; i cambiamenti climatici che si fanno notare sempre di più e che potrebbero avere riflessi catastrofici sulla stessa economia globale; al primo posto, la grande ‘vittoria’ dell’ISIS: farci vivere nella paura costante.

Sempre sulla povertà ‘occidentale’ – Benvenuti in Italia, giovani e bambini senza futuro: povertà, disagio e istruzione, i dati.

La percezione delle ‘paure’ globali è differente paese per paese: un’analisi differenziale

Uno degli aspetti più interessanti riguarda la percezione dei problemi che affliggono il mondo globale suddivisa per aree geografiche.

Scopriamo, infatti, che l’ISIS è avvertito come la maggiore minaccia ‘solo’ in 18 paesi su 38, quelli dell’Europa, del Medio Oriente e negli USA; interessante anche la suddivisione per età: i più preoccupati sono gli over-50. I cambiamenti climatici, invece, vengono sentiti come la paura maggiore in altri paesi: l’America Latina, l’Africa subsahariana e in generale i paesi asiatici – si tratta indubbiamente dei paesi in cui gli effetti si percepiscono in maniera maggiore; interessante notare, su questo punto, come la percezione vari a seconda dell’area politica di appartenenza: negli USA, i democratici lo avvertono all’86%, mentre i repubblicani soltanto al 31%.

E l’Italia? La specialissima ‘top 3’ del nostro paese è la seguente: al primo posto, troviamo con l’85% il terrorismo islamico di matrice ISIS; al secondo posto, con il 65%, l’aumento del numero dei rifugiati; sempre al 65% abbiamo la questione del surriscaldamento globale.

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