Minibond, un fenomeno in rapida espansione

L’Italia è partita in ritardo rispetto agli altri paesi, ma è in forte recupero. Collocati 460 milioni di euro di minibond nel 2014
10 anni fa
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Il fenomeno dei Minibond è partito da poco in Italia, ma il Politecnico ha un Osservatorio su questo mercato. Stimiamo che questo mercato possa crescere enormemente anche grazie anche ai fondi di private debt”. Lo ha detto Giancarlo Guidici, professore al Politecnico di Milano, in un’intervista a Class Cnbc (tv del gruppo Class E. che insieme a Dowjones & Co. controlla quest’agenzia) al Salone del Risparmio a Milano, aggiungendo che “i Minibond sono perfetti per le cosiddette multinazionali tascabili, cioè quelle Pmi che hanno ottime performance”.

  Minibond, Italia in ritardo rispetto a Francia e Germania   “L’Italia”, ha spiegato Giudici, “è partita in ritardo e si è mossa in due direzioni. La prima scelta è stata riservare solo a investitori istituzionali tale offerta, al contrario di altri Paesi come Germania, Francia e Uk dove i retail possono avvicinarsi al mercato anche tramite Crowdfunding su internet. Il motivo è che i Minibond sono considerati illiquidi e rischiosi, perchè trattano una piccola impresa che non è quotata in Borsa. La seconda scelta è stata quella di stimolare le imprese ad avvicinarsi a questo mercato equiparando l’indebitamento con i Minibond all’indebitamento tradizionale”. Tuttavia, ha sottolineato Giudici, “non bisogna ritenere migliore il sistema degli altri Paesi perchè ad esempio in Germania ci sono stati diversi default quindi possiamo dire che l’Italia si è semplicemente mossa in modo cauto”.   Collocati 88 minibond per 460 milioni nel 2014   Il mercato delle emissioni nel settore dei minibond ha raggiunto a fine 2014 la soglia delle 88 operazioni per 460 milioni di euro raccolti, con un progressivo allargamento della diffusione geografica, passata da 9 a 15 regioni d’Italia con la Lombardia regione leader con 19 operazioni, seguita da Veneto ed Emilia Romagna con 13 ciascuna. Il taglio delle 88 operazioni concluse è stato variegato: da meno di 10 milioni di euro (33 casi), tra 10-30 milioni (20 operazioni), tra 30-100 milioni (4) e da oltre 100 milioni (6).
Un dato che riflette il classico tessuto imprenditoriale italiano, su cui poggia molta della capacità di internazionalizzazione e crescita economica del nostro sistema produttivo. I minibond costituiscono una grande opportunità per molte imprese italiane, in particolare in questo contesto dove diverse possono essere le opzioni per sostenere finanziariamente lo sviluppo delle proprie imprese, aiutando al tempo stesso a capire e valorizzare quelle realtà che presentano reali prospettive di crescita sia industriale sia finanziaria.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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