Mobbing reato: rischia il carcere anche chi umilia il collega una sola volta

La fattispecie di mobbing sul lavoro potrebbe diventare reato. Con la denuncia multa e carcere.
7 anni fa
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La fattispecie di mobbing sul lavoro potrebbe diventare reato. La proposta di legge che lo prevede risale al 2014 e finalmente è all’esame della Commissione Giustizia della Camera. La fattispecie sarebbe inserita nell’articolo 582-bis, nell’ambito della molestia morale e violenza psicologica sul lavoro.

La proposta di legge per trasformare il mobbing in reato parte da un dato di fatto: la lacuna legislativa ha purtroppo troppo spesso portato all’ “assoluzione per soggetti che hanno posto in essere condotte ritenute riprovevoli dalla generalità dei consociati, ma prive di sanzione penale specifica”.

Quali e quanti tipi di mobbing esistono e come sono puniti

La ratio della proposta di legge è quindi quella di fornire sempre una tutela sicura e adeguata alle vittime di mobbing (incluso anche il “bossing” o “mobbing verticale”, ovvero il mobbing non tra colleghi ma del capo sul dipendente e lo “straining”, ossia una forma di mobbing più lieve in cui l’azione è una e singola anche se gli effetti sono perpetrati nel tempo).

La definizione di mobbing si ricava dalle recenti sentenze sull’argomento e sanziona “una durevole serie di reiterati atti vessatori e persecutori nei confronti del lavoratore all’interno dell’ambiente di lavoro in cui egli opera, capaci di provocare un danno ingiusto, incidente sulla persona del lavoratore e in particolare sulla sua sfera mentale, relazionale e psico-somatica, a prescindere dall’inadempimento di specifici obblighi previsti dalla normativa regolante il rapporto di lavoro”.

Dopo la definizione l’articolo contenuto nella proposta di legge passa alla sanzione: “salvo che il fatto non costituisca reato più grave”, chi commette mobbing, qualora diventasse reato, rischierebbe la reclusione da sei mesi a tre anni e la multa da 5 mila a 20 mila euro. Sanzioni ridotte (a reclusione da tre mesi a due anni e multa da 3 mila a 15 mila euro) in caso di straining.

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

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