Stanno per arrivare i rimborsi Irpef 2019 per lavoratori e pensionati che hanno presentato la dichiarazione precompilata. Ma anche maggiori controlli. Come ogni anno, i contribuenti a credito Irpef che hanno presentato la dichiarazione dei redditi con il modello 730/2019, titolari di sostituto d’imposta, riceveranno direttamente il rimborso in busta paga o tramite l’assegno pensionistico Inps.
Il rimborso Irpef 2019
Il rimborso a conguaglio sarà erogato, quindi, con la busta paga di luglio o con la pensione di agosto, ma da quest’anno ci sono importanti novità.
I controlli preventivi del fisco, le novità da quest’anno
Si tratta di controlli preventivi che già vengono effettuati (dal 2016) per i rimborsi superiori a 4.000 euro e per i quali esiste una fase di controllo a priori prima di erogare il credito. Oggi, però, con il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 19 giugno 2019, tali controlli vengono estesi anche sotto tale soglia al verificarsi di elementi di incoerenza nelle dichiarazioni dei redditi con esiti a rimborso. Il rischio di un blocco dei rimborsi con la busta paga di luglio piuttosto che con la pensione di agosto è quindi concreto qualora l’Agenzia delle Entrate ravvisi scostamenti significativi fra quanto presente nella banca dati dell’anagrafe tributaria e quanto dichiarato dal contribuente. Ulteriore elemento di incoerenza è dato dal fatto che negli anni passati siano emerse irregolarità nelle dichiarazioni dei redditi per le quali sono state effettuati controlli successivi.
Rimborsi superiori a 4.000 euro
I lavoratori e pensionati contribuenti che presentano un 730 con rimborso Irpef superiore a 4.000 euro riceveranno il rimborso direttamente dall’Agenzia delle Entrate, dopo alcuni controlli. Tali controlli possono essere automatizzati oppure (con l’accettazione della dichiarazione precompilata senza modifiche) oppure successivi a seguito di verifica documentale ed avverranno non più entro 6 mesi, ma entro 4 mesi dalla data di trasmissione della dichiarazione dei redditi.