Dall’11 maggio si può inviare il 730 del 2023 che è stato reso disponibile ai contribuenti dallo scorso 2 maggio. Parte ufficialmente la nuova campagna delle dichiarazioni dei redditi. Le certificazioni uniche che i contribuenti hanno accumulato nel 2022, che resta l’anno di imposta oggetto del nuovo modello 730, sono ormai presenti in banca dati. I contribuenti collegandosi al sito dell’Agenzia delle Entrate potranno visionare e scaricare le certificazioni a prescindere se il datore di lavoro abbia o meno consegnato la CU.
Tra le comunicazioni fiscali oltre ai 730 degli anni precedenti infatti, si possono recuperare pure le certificazioni uniche da utilizzare quest’anno.
“Buonasera, ho appena controllato il mio modello 730 precompilato e ho notato 1.200 euro di spese sanitarie inserite. Ma dagli scontrini della farmacia in mio possesso non arrivo a quella cifra. Credo mi manchino circa 300 euro di scontrini. Non capisco perché dal momento che sono molto attento. Devo correggere il dato e inserire la cifra corrispondente agli scontrini in mio possesso o posso lasciare quello che il Fisco trova?”
Modello 730/2023: come scaricare le spese sanitarie e quelle mediche
Come dicevamo è da martedì 2 maggio che sul sito dell’Agenzia delle Entrate sono disponibili le dichiarazioni dei redditi precompilate. Ed il 730 potrà essere inviato al Fisco da giovedì 11 maggio. Il contribuente ha la facoltà di controllare, modificare, correggere o semplicemente accettare ed inviare ilo modello.
Infatti l’invio del modello 730 così come è ferma i controlli del Fisco. Usare il condizionale è obbligatorio dal momento che l’Agenzia delle Entrate a prescindere da tutto ha il potere di avviare controlli fiscali contro un contribuente in qualsiasi momento. Resta il fatto che stando alla regola generale ed a prescindere o meno dalla presenza di scontrini, il contribuente può comunque confermare il dato presente nella precompilata.
Scontrini della farmacia, spese sanitarie e modello 730/2023
Il possesso degli scontrini della farmacia è necessario per certificare come effettivamente sostenute le spese da scaricare nel modello 730/2023. Fotocopiare gli scontrini in modo tale da non lasciare la spesa sulla carta che comunemente esce dai registratori è consigliabile. Infatti si tratta di carta che con il tempo rischia di far diventare non perfettamente visibile il corrispettivo pagato e i dati. Per le spese sanitarie, sia per i farmaci che per le visite e le analisi in laboratori convenzionati con il Sistema Sanitario Nazionale, nonj vige l’obbligo di pagare con strumenti tracciabili. Pertanto lo scontrino diventa l’unica prova in mano al contribuente per confermare la spesa. Ma solo in sede di controllo.
Infatti chi presenta la dichiarazione dei redditi da solo non è tenuto a conteggiare questi dati, anche se sarebbe consigliabile inserire solo le spese di cui si hanno le “pezze giustificative”.
Il Fisco può chiedere le prove della spesa sostenuta
In sede di controllo l’Agenzia delle Entrate può chiedere la presentazione di questi scontrini. In assenza di una parte delle spese portate in detrazione, il Fisco può chiedere al contribuente la restituzione dell’IRPEF non pagata alla luce di quegli oneri detraibili di cui non si posseggono le pezze.
Occhio alla differenza tra prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale e non
Nel modello 730 precompilato, le spese di cui parla il nostro lettore sono riportate nel Quadro E. La normativa stabilisce nel 19% della spesa sostenuta per farmaci e visite, l’ammontare della detrazione spettante. Ma c’è una soglia che funge da franchigia fino alla quale non si possono detrarre queste spese. Infatti la detrazione spetta se l’ammontare delle spese supera i 129,11 euro e solo per la parte che eccede questa cifra. Rientrano in questo genere di spese le prestazioni dei medici generici, l’acquisto dei medicinali in farmacia o parafarmacia, le prestazioni specialistiche, quelle chirurgiche, le analisi di laboratorio, le cure termali, l’acquisto di dispositivi medici, le perizie medico legali e così via dicendo.
Ripetiamo che per le prestazioni rese da medici che non sono convenzionati con il SSN, il pagamento deve essere tracciabile. In questo caso non basta lo scontrino e nemmeno la fattura. Ma servono anche la copia del bonifico, la ricevuta del POS e qualsiasi altra prova di pagamento elettronico.