Modello 730/2024 per la badante, bonus da 1.200 euro da prendere ma anche IRPEF da versare, tutti gli esempi

Modello 730/2024 per la badante, ecco come fare a capire se si può recuperare il bonus da 1.200 euro oppure se c'è IRPEF da versare, la guida.
4 mesi fa
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modello 730/2024 badante
Foto © Investireoggi

Il modello 730 è un adempimento annuale a cui sono chiamati tutti i contribuenti che hanno prodotto redditi nel 2023. Questo vale per i pensionati, per i lavoratori dipendenti, per gli autonomi e per i lavoratori del settore domestico, come badanti, baby sitter e colf. In particolare, per questi ultimi la dichiarazione dei redditi è ancora più importante, poiché il datore di lavoro nel settore domestico non funge da sostituto d’imposta. Con il modello 730/2024, una badante può recuperare quanto non erogato dal datore di lavoro, come il trattamento integrativo IRPEF e le detrazioni per lavoro dipendente.

Tuttavia, deve anche versare l’IRPEF che per altri lavoratori dipendenti viene trattenuta mensilmente dal datore di lavoro.

Caso Pratico: Irina, una Badante con Reddito di 14.040 Euro

“Salve, sono Irina, una badante con uno stipendio annuale di 14.040 euro. Ho ricevuto il modello dalla famiglia per cui lavoro e mi hanno detto che devo fare la dichiarazione dei redditi. Una mia amica mi ha spiegato che devo pagare le tasse in base al reddito che percepisco e che potrei non ricevere il bonus Renzi di 1.200 euro. Come funziona tutto questo?”

Modello 730/2024 per la Badante: Bonus e IRPEF da Versare

Prima di approfondire la dichiarazione dei redditi con il modello 730/2024 per le badanti, è fondamentale comprendere il ruolo del datore di lavoro. Nel settore domestico, il datore di lavoro non trattiene l’IRPEF dalla busta paga come avviene in altri settori lavorativi. Pertanto, non versa nemmeno il bonus da 100 euro al mese del trattamento integrativo IRPEF né applica le detrazioni per lavoro dipendente.

In sostanza, la lavoratrice domestica riceve lo stipendio al lordo e, se supera un reddito annuale di 8.174 euro, deve obbligatoriamente presentare la dichiarazione dei redditi. Anche con redditi inferiori, può presentare la dichiarazione, ma non recupererà nulla perché le detrazioni per lavoro dipendente di 1.880 euro coprono l’eventuale IRPEF dovuta.

Il meccanismo di calcolo dell’IRPEF è a scaglioni progressivi. Per le dichiarazioni dei redditi 2024 si utilizzano le aliquote 2023, che sono:

  • 23% fino a 15.000 euro;
  • 25% sul reddito compreso tra 15.001 e 28.000 euro;
  • 35% sul reddito tra 28.001 e 50.000 euro;
  • 43% sul reddito oltre i 50.000 euro.

Attenzione al Calcolo dell’Imposta da Versare

Consideriamo una badante con un reddito di 16.000 euro: deve versare il 23% sui primi 15.000 euro e il 25% sui successivi 1.000 euro. Dal totale si sottrae la detrazione per lavoro dipendente di 1.880 euro, ottenendo così l’IRPEF da pagare con il modello F24. L’importo dovuto può ridursi se la badante ha spese sanitarie detraibili al 19%. Tuttavia, chi si aspetta di recuperare interamente il bonus IRPEF di 1.200 euro potrebbe trovarsi in difficoltà, poiché deve comunque versare l’IRPEF. Non versare l’IRPEF condurrebbe a diversi problemi.

Calcolo degli Importi Dovuti, Bonus Spettanti ed Eventuali Rimborsi: tutto sul Modello 730/2024

Ricapitolando, poiché il datore di lavoro non trattiene l’imposta, la badante è chiamata al versamento. Prendiamo il caso specifico della nostra lettrice con un reddito di 14.040 euro nel 2023. La badante sarebbe assoggettata a un’imposta di circa 3.229 euro. Al netto delle detrazioni per lavoratori dipendenti di 1.880 euro, dovrebbe versare circa 1.349 euro di IRPEF.

L’eventuale bonus potrebbe essere interamente assorbito dall’IRPEF dovuta, a meno che la badante non abbia spese detraibili come previsto dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi. Spese come interessi sui mutui, assicurazioni sulla vita, spese funebri e sanitarie danno diritto alla detrazione del 19%.

Ad esempio, se la nostra lettrice avesse 1.000 euro di spese sanitarie, tra acquisti di farmaci, dispositivi medici e visite specialistiche, potrebbe detrarre il 19% della parte eccedente la franchigia di 129,11 euro, recuperando così 165,47 euro. Questo importo si aggiungerebbe al bonus IRPEF, riducendo ulteriormente l’imposta da versare e portando, eventualmente, a un rimborso.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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