Modello 730 e ristrutturazione edilizia: i bonus anche agli eredi, ecco come

Come funziona la detrazione nel modello 730 per le opere di ristrutturazione nel caso in cui muore il contribuente dichiarante.
2 anni fa
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730 ristrutturazione edilizia

La detrazione per le spese edilizie è un argomento che interessa una moltitudine di contribuenti. Soprattutto adesso che siamo nel periodo dell’anno dedicato al Modello 730. Oltre a tutte le problematiche relative a questa detrazione, che sia del superbonus al 110% piuttosto che dell’ecobonus o del sismabonus, c’è anche quella degli eredi. Un nostro lettore ci chiede come recuperare le detrazioni edilizie di suo padre, deceduto le scorso anno.

“Salve, sono Filippo, un contribuente alle prese con la dichiarazione dei redditi.

Mio padre è morto a novembre del 2022. Aveva avviato lavori di ristrutturazione edilizia per la sua casa a gennaio 2021. Ha goduto della detrazione nel 730 del 2022, e adesso? Dal momento che doveva scaricare ancora 9 anni, come faccio a richiamare la detrazione a mio nome? Sono l’unico erede e quindi non dovrebbero esserci problemi di divisioni ereditarie. Ma non mi è chiaro come posso fare.”

Modello 730 e ristrutturazione edilizia: i bonus anche agli eredi, ecco come

Argomento caldo per Modello 730 e ristrutturazione edilizia. E le sfaccettature di questo aspetto della dichiarazione dei redditi sono molteplici. Soprattutto nel caso di decesso del contribuente interessato alla detrazione. Le opere di ristrutturazione edilizia possono dare diritto alla detrazione fiscale nel Modello 730. Opere di sistemazione di casa e quindi cifre piuttosto rilevanti. Per questo al contribuente l’Agenzia delle Entrate concede la possibilità di spalmare la detrazione in 10 anni ed in 10 annualità consecutive di dichiarazione dei redditi.

E se il contribuente sfortunatamente muore prima di completare il recupero della detrazione? Questo il quesito del nostro lettore. Un dubbio a cui noi adesso daremo risposta. Perché tra case di proprietà, case in locazione e così via dicendo, i dubbi sono davvero tanti.

Bonus edilizi, e se muore il contribuente titolare del diritto?

I bonus e le detrazioni passano agli eredi. E il meccanismo è quello del trasferimento del beneficio della detrazione delle rate residue naturalmente.

La casa oggetto delle opere di ristrutturazione se di proprietà del defunto va in successione agli eredi e anche le detrazioni seguono la stessa strada. Ma anche se le opere di ristrutturazione sono state effettuate su un immobile detenuto in affitto con contratto di locazione regolarmente registrato. Perché se il familiare convivente del defunto subentra come titolare del contratto di locazione, subentra pure come soggetto titolare del diritto di detrazione.

Nulla di nuovo perché è da anni che l’Agenzia delle Entrate ha chiarito questo aspetto. Testualmente le Entrate sottolineano “che la detrazione si trasmette anche quando il beneficiario dell’agevolazione e quindi il defunto, era il conduttore dell’immobile, purché l’erede conservi la detenzione materiale e diretta del bene, subentrando nella titolarità del contratto di locazione”.

I chiarimenti del subentro nel diritto di detrazione delle spese edilizie nel Modello 730

Tutti chiaro quindi su Modello 730 e ristrutturazione edilizia in caso di decesso del titolare. Evidente che un non erede non può in nessun caso subentrare. Inoltre, la detrazione non può essere sfruttata nemmeno da un erede se questi non subentra nella detenzione dell’immobile. Il trasferimento del diritto a detrarre quindi, solo all’erede che mantiene materialmente il possesso sull’immobile. Nel caso di più eredi la detrazione si divide come si divide la proprietà del bene. La detrazione può essere sfruttata a prescindere che l’immobile oggetto dei lavori, diventi abitazione principale dell’erede. Se l’erede rinuncia all’eredità, anche conservando il diritto di utilizzo dell’immobile, perde quello delle detrazioni.

Nel caso in cui una casa ereditata da più eredi finisca con il diventare abitazione principale di uno solo di questi, la detrazione pro-quota sparisce. Infatti, il diritto a sfruttarla ricade solo sull’erede il cui immobile diventa prima casa.

Mantenere il possesso del bene è fondamentale

La detenzione materiale del bene che, come detto prima, è fattore fondamentale per proseguire con l’uso della detrazione, non deve cessare negli anni a seguire.

In pratica non basta subentrare nel possesso per un solo anno, e magari alienare il bene dopo per poter sfruttare tutti gli anni residui di detrazione. Anche nella locazione è la stessa cosa. Infatti, chi subentra nel contratto di affitto del defunto, può godere della detrazione fino a quando non lascia la casa. La detenzione è fondamentale per la prosecuzione della detrazione nel Modello 730, e ogni anno di mancata detenzione rende gli anni di detrazione persi in maniera irreversibile.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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