Il 31 dicembre 2020 è scaduta l’attestazione ISEE fatta lo scorso anno. Dal 1° gennaio 2021, dunque, sarà necessario rinnovarla presentando una nuova DSU (Dichiarazione Sostituiva Unica).
Ricordiamo che l’attestazione ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente) del nucleo familiare serve per accedere ad una serie di agevolazioni e prestazioni a supporto del reddito (reddito di cittadinanza, bonus sociali, indennizzi Covid-19, ecc.).
Il legislatore, infatti, subordina l’accesso alle predette agevolazioni e prestazioni al rispetto di una determinata soglia ISEE.
La DSU ai fini ISEE: cos’è e come presentarla
Per ottenere il valore ISEE occorre la presentazione della c.
In base alla normativa attuale nella DSU va indicata la situazione reddituale e patrimoniale (del nucleo familiare) riferita a due anni prima. Quindi, con riferimento all’ISEE 2021, per la sua elaborazione, nella DSU va indicata la situazione reddituale e patrimoniale riferita al 31 dicembre 2019 (Per il Modello ISEE 2020 era, invece, prevista l’indicazione dei dati al 31 dicembre 2018).
La validità della DSU e, dunque, dell’attestazione ISEE, è fino al 31 dicembre dell’anno stesso. Pertanto l’attestazione ISEE 2021 sarà valida fino al 31 dicembre 2021.
La DSU per l’ISEE può essere presentata attraverso i seguenti canali:
- all’ente che eroga la prestazione sociale agevolata
- al comune
- a un CAF
- all’INPS
Documenti necessari per avere l’ISEE
Ai fini dell’elaborazione ISEE 2021 è necessaria la seguente documentazione anagrafica:
- documento d’identità e codice fiscale di chi richiede l’ISEE
- codice fiscale di tutti i componenti del nucleo familiare
- contratto di affitto registrato (in caso di locazione della casa di residenza)
Per quanto riguarda la situazione reddituale e patrimoniale riferita al 31 dicembre 2019:
- Modello 730 e/o Modello Redditi (Ex modello UNICO)
- Modelli CU, Certificazione Unica; Certificazioni e/o altra documentazione circa compensi, indennità, trattamenti previdenziali e assistenziali, redditi esenti ai fini Irpef, redditi prodotti all’estero, borse e/o assegni di studio, assegni di mantenimento per coniuge e figli ecc.
- Certificazione dei depositi bancari e/o postali, libretti, titoli di stato, obbligazioni, azioni, BOT, CCT, buoni fruttiferi, ecc. (anche se detenuti all’estero)
- Giacenza media conto corrente bancario e postale
- Certificati catastali, atti notarili di compravendita, successioni, e/o altra documentazione sul patrimonio immobiliare anche se detenuto all’estero
- Quota capitale residua dei mutui stipulati per l’acquisto e/o la costruzione degli immobili di proprietà
- Targa o estremi di registrazione al P.R.A. di autoveicoli; motoveicoli di cilindrata pari o superiore a 500 cc; navi e imbarcazioni da diporto
- certificati di invalidità e spese pagate per il ricovero in strutture residenziali e per l’assistenza personale (nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti invalidi).
Si tenga presente che la situazione reddituale deve riferirsi a ciascuno dei componenti in nucleo familiare.
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