Il Modello RED rappresenta uno strumento fondamentale per l’INPS nella verifica annuale dei requisiti reddituali dei pensionati che beneficiano di prestazioni collegate al reddito.
Si tratta di un adempimento obbligatorio per tutti coloro che percepiscono prestazioni previdenziali o assistenziali integrative, la cui erogazione dipende dalla situazione economica del beneficiario.
Ogni anno, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale invia ai pensionati interessati un plico informativo contenente la modulistica necessaria per comunicare le informazioni reddituali, tra cui appunto il Modello RED. Questo documento consente all’ente previdenziale di verificare la correttezza delle somme erogate, in base all’effettiva condizione economica dell’assistito.
L’importanza dell’aggiornamento annuale del reddito
I redditi personali, per loro natura, possono subire variazioni nel tempo. Aumenti, riduzioni o cessazioni di determinate fonti di reddito possono modificare i requisiti per l’accesso a determinate prestazioni sociali o incidere sull’importo delle stesse. Per questa ragione, l’INPS ha l’esigenza di raccogliere i dati reddituali con cadenza regolare, così da poter aggiornare le posizioni dei pensionati e correggere eventuali incongruenze.
La mancata presentazione del Modello RED può comportare la sospensione o la revoca delle prestazioni collegate al reddito. L’obbligo di presentazione non riguarda tutti i pensionati, ma solo coloro che vengono espressamente convocati dall’INPS tramite una comunicazione scritta.
Scadenze aggiornate per il Modello RED 2024
Per quanto riguarda il Modello RED 2024, riferito all’anno d’imposta 2023, la scadenza inizialmente prevista era il 28 febbraio 2025. tuttavia, con un recente aggiornamento, è stata concessa una proroga di un mese. La nuova data ultima per la trasmissione dei dati è quindi fissata al 31 marzo 2025, salvo ulteriori modifiche future.
La stessa scadenza è applicata anche ai solleciti relativi al Modello RED 2023, riferito ai redditi dell’anno 2022.
Questo slittamento dei termini offre ai pensionati un margine di tempo maggiore per raccogliere e presentare la documentazione necessaria, riducendo il rischio di omissioni o ritardi.
Modalità di presentazione del Modello RED
I pensionati chiamati a fornire i dati reddituali possono adempiere all’obbligo in due modi principali:
- Online, tramite il sito dell’INPS – è possibile accedere al servizio digitale utilizzando le credenziali personali (SPID, CIE o CNS). E’ disponibile anche il Modello RED precompilato, che semplifica ulteriormente la procedura.
- Presso un CAF o un intermediario abilitato – in questa modalità, occorre recarsi fisicamente presso una struttura convenzionata, portando con sé tutta la documentazione richiesta. È il metodo preferito da chi non ha dimestichezza con gli strumenti digitali o preferisce un’assistenza personalizzata.
Documenti richiesti per la compilazione al CAF
Nel caso in cui si scelga di avvalersi di un CAF, è fondamentale presentarsi con una serie di documenti che variano in base alla situazione del pensionato. In primo luogo, è necessario portare con sé:
- La comunicazione inviata dall’INPS, contenente la stringa identificativa RED;
- Un documento d’identità in corso di validità e il codice fiscale.
Per quanto riguarda la documentazione reddituale, sono richiesti, con riferimento all’anno d’imposta oggetto del Modello RED:
- La Certificazione Unica (CU), soprattutto se il pensionato ha percepito redditi da lavoro dipendente o ha ricevuto trattamenti di fine rapporto (TFR, liquidazione, buonauscita);
- La dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi Persone Fisiche);
- La documentazione relativa a interessi bancari o postali, nonché a proventi derivanti da titoli di Stato come BOT e CCT;
- La certificazione di redditi esenti, quali pensioni di guerra, invalidità civile o redditi provenienti dall’estero;
- La rendita catastale dell’abitazione principale, qualora non venga presentata la dichiarazione dei redditi.
Qualora nella comunicazione dell’INPS venga richiesto di inserire anche i dati reddituali del coniuge, sarà necessario presentare la stessa tipologia di documenti anche per quest’ultimo.
Modello RED: un controllo indispensabile per l’equità sociale
Il meccanismo di verifica rappresentato dal Modello RED ha una funzione cruciale nel garantire che le prestazioni sociali siano effettivamente erogate a chi ne ha diritto, sulla base della reale condizione economica del nucleo familiare. L’INPS, attraverso questo strumento, mira a evitare erogazioni indebite o insufficienti, tutelando sia la sostenibilità del sistema previdenziale sia i diritti dei beneficiari.
Non si tratta solo di un obbligo burocratico, ma di un passaggio essenziale per garantire equità e correttezza nel rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione. Chi percepisce prestazioni collegate al reddito ha infatti la responsabilità di mantenere aggiornato il proprio profilo reddituale, affinché l’INPS possa calcolare in modo preciso gli importi dovuti.
Riassumendo
- Il Modello RED serve a comunicare i redditi dei pensionati con prestazioni collegate al reddito.
- L’INPS verifica annualmente la redditività per garantire la correttezza nelle erogazioni.
- La scadenza RED 2024 (anno 2023) e quella per i solleciti RED 2023 è prorogata al 31 marzo 2025.
- Il modello può essere presentato online o tramite CAF.
- Servire documentazione reddituale specifica, anche per il coniuge se richiesto.
- Il Modello RED assicura equità nel sistema previdenziale e assistenziale.