Il Modello RED rappresenta un adempimento chiave per i pensionati che continuano a percepire redditi da lavoro autonomo e che, a causa di norme sul cumulo pensionistico, devono comunicare tali entrate all’INPS. Questo obbligo, che ha come scadenza il 31 ottobre 2024, richiede particolare attenzione per evitare sanzioni onerose.
La comunicazione del reddito tramite Modello RED, dunque, è fondamentale per l’INPS, che utilizza queste informazioni per calcolare correttamente gli importi spettanti ai pensionati.
Modalità di invio
Una delle conseguenze più rilevanti per i pensionati che non rispettano la scadenza del Modello RED è la sanzione che prevede la trattenuta dell’intero importo annuo della pensione percepita per l’anno di riferimento.
Per rendere più agevole l’invio del Modello RED, l’INPS mette a disposizione diversi canali, sia online che di supporto fisico, che permettono ai pensionati di scegliere la modalità di invio più comoda e accessibile:
- Portale INPS: attraverso il sito dell’INPS, i pensionati possono accedere alla piattaforma e compilare il Modello RED in modo autonomo. Questa modalità richiede un accesso tramite SPID, CIE o CNS per garantire la sicurezza dei dati.
- Patronati e CAF: per i pensionati che preferiscono una guida nella compilazione, i patronati e i Centri di Assistenza Fiscale (CAF) sono a disposizione per offrire assistenza qualificata. Questo servizio è particolarmente utile per chi non ha familiarità con le procedure online o preferisce affidarsi a professionisti.
- Modello RED precompilato: l’INPS fornisce anche una versione precompilata del Modello RED, che facilita l’invio soprattutto per chi ha una situazione reddituale semplice e stabile. Questo documento, già parzialmente compilato con i dati disponibili, può essere verificato e confermato, risparmiando tempo e riducendo il margine di errore.
Esenzioni dall’obbligo di fare il Modello RED
Non tutti i pensionati sono tenuti a compilare e inviare il Modello RED.
- Titolari di pensione o assegno di invalidità decorso entro il 31 dicembre 1994. Gli invalidi con pensione avviata prima di questa data non rientrano tra gli obbligati.
- Pensionati di vecchiaia. Chi percepisce una pensione di vecchiaia, che rappresenta il termine standard della vita lavorativa, non è soggetto al vincolo di dichiarazione tramite il Modello RED.
- Titolari di pensioni contributive di vecchiaia. Anche i pensionati con pensione contributiva di vecchiaia rientrano tra coloro esenti da obbligo.
- Pensionati di anzianità, pensioni anticipate e prepensionamenti liquidati dopo il 1° gennaio 2009. Coloro che hanno ottenuto il pensionamento anticipato o che rientrano nei programmi di prepensionamento post-2009 sono anch’essi esclusi.
- Titolari di pensioni o assegni di invalidità con anzianità contributiva pari o superiore a 40 anni. I pensionati invalidi con almeno 40 anni di contributi accumulati sono esenti dall’obbligo. A questi fini, l’anzianità contributiva può includere anche i contributi versati dopo il pensionamento, a condizione che siano stati utilizzati per il calcolo di eventuali supplementi pensionistici.
Queste esenzioni rappresentano un elemento fondamentale per comprendere chi deve effettivamente adempiere all’obbligo di presentazione del Modello RED. E chi, invece, può evitare questo passaggio senza incorrere in sanzioni.
Riassumendo…
- Il Modello RED, in scadenza il 31 ottobre 2024, deve essere inviato dai pensionati con redditi da lavoro autonomo.
- Esenti dall’obbligo alcuni pensionati, come invalidi e pensionati di vecchiaia.
- Il Modello RED è inviabile tramite portale INPS, patronato o precompilato INPS.
- Modello precompilato facilita la procedura, riducendo errori e tempi di compilazione.
- Rispettare la scadenza garantisce continuità del trattamento pensionistico senza penalizzazioni.
Buongiorno, in merito all’articolo sulla scadenza del RED 2024 volevo comunicarle che La scadenza per la presentazione, è fissata per il 28 febbraio 2025 e non per il 31 Ottobre 2024.
A fine 2024 compio 58 anni, non 59, quindi nel 2025 non potrò andare in pensione, pur essendo caregiver e con 35 anni di contributi e due figli. La misura, quindi scadrà di nuovo a fine dicembre del 2025 quando avrò completato i requisiti, per cui non potrò fare domanda per andare in pensione nel 2026 ?
È troppo presto per sapere se la misura Opzione donna verrà mantenuta per un altro anno ancora?