Modello Redditi e Modello 770: ultime ore per regolarizzare quelli del 2024

La scadenza del 29 gennaio segna l'ultimo termine per regolarizzare Modello Redditi e Modello 770 riferiti all'anno d'imposta 2023.
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modello redditi e 770 tardivi
Foto © Pixabay

La gestione degli obblighi fiscali italiani riserva ancora un appuntamento importante per il 2024 con effetti sul 2025: la doppia scadenza fissata al 29 gennaio, ossia domani. Entro questo data, infatti, è necessario trasmettere le dichiarazioni tardive relative al Modello Redditi e al Modello 770 per l’anno d’imposta 2023. Si tratta dell’ultima opportunità per regolarizzare eventuali ritardi nella presentazione delle dichiarazioni, scadute ordinariamente il 31 ottobre 2024 .

Modello Redditi e 770: il tardivo è valido

La normativa fiscale italiana concede un periodo di tolleranza di 90 giorni oltre la scadenza standard per permettere ai contribuenti di regolarizzare l’omessa trasmissione dei modelli dichiarativi obbligatori. Questa finestra temporale, prevista dalla legge, rappresenta l’ultima possibilità per adempiere all’obbligo dichiarativo senza incorrere nelle conseguenze più gravi derivanti dalla mancata presentazione.

Il termine ultimo di questo periodo di ravvedimento scatta appunto il 29 gennaio 2025 per il Modello Redditi 2024 (anno d’imposta 2023) e Modello 770/2024 (anno d’imposta 2023).

Dopo questa data, l’omessa presentazione del Modello Redditi o del Modello 770 sarà considerata a tutti gli effetti un’inadempienza fiscale. La mancata trasmissione, infatti, comporterà sanzioni ben più severe rispetto a quelle previste per la presentazione tardiva.

Sanzioni per la presentazione tardiva: quanto costa regolarizzarsi

Per chi trasmette in ritardo il Modello Redditi o il Modello 770, la normativa prevede una sanzione amministrativa ridotta. L’importo della penalità è pari a 25 euro per ciascun modello. Pertanto:

  • La trasmissione tardiva di uno solo dei due modelli comporta il pagamento di una sanzione pari a 25 euro.
  • Nel caso in cui entrambe le dichiarazioni vengono presentate tardivamente, l’importo complessivo della sanzione ammonta a 50 euro.

La sanzione si versa con Modello F24 utilizzando il codice tributo 8911.

Se dalla dichiarazione tardiva del Modello Redditi dovesse emergere un debito d’imposta precedentemente non versato, è possibile sanare l’irregolarità tramite lo strumento del ravvedimento operoso . Questo meccanismo consente di versare quanto dovuto, comprensivo di interessi e sanzioni ridotte, evitando conseguenze più gravi come l’avvio di accertamenti o procedura esecutiva da parte dell’Agenzia delle Entrate.

L’importo delle sanzioni e degli interessi varia in base al tempo trascorso dal termine ordinario per il pagamento del tributo. Per questa ragione, è consigliabile agire tempestivamente per minimizzare l’aggravio economico.

Modello Redditi e 770 tardivi: la trasmissione resta telematica

Le dichiarazioni tardive, siano esse riferite al Modello Redditi o al Modello 770, devono essere inviate esclusivamente per via telematica. Questo obbligo vale sia per i contribuenti che scelgono di gestire autonomamente la trasmissione, sia per coloro che si affidano a intermediari abilitati, come commercialisti o consulenti del lavoro.

Per trasmettere i modelli direttamente, è necessario utilizzare i canali telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, accessibili tramite le apposte credenziali.

Riassumendo

  • Scadenza al 29 gennaio: ultima data per trasmettere Modello Redditi e Modello 770 tardivi.
  • Sanzioni ridotte: 25 euro per modello, 50 euro se entrambi presentati in ritardo.
  • Ravvedimento operoso: strumento per sanare debiti d’imposta emersi dal Modello Redditi tardivo.
  • Trasmissione telematica obbligatoria: dichiarazioni inviate online dal contribuente o tramite intermediari abilitati.
  • Conseguenze gravi per omissioni: mancata trasmissione entro 229 gennaio comporta sanzioni più severe e accertamenti.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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