Moderna entra a far parte dell’indice S&P 500, sostituendo Alexion Pharmaceuticals Inc. Il titolo è salito alle stelle durante la pandemia, dopo che il suo vaccino è diventato determinante nella lotta contro il coronavirus.
Prima della pandemia, la società era tutt’altro che un affare sicuro. Oggi, a pochi mesi dalla messa in produzione del suo vaccino anti covid, la stessa ha raggiunto un valore di mercato di oltre 113 miliardi di dollari.
Moderna e la svolta mRNA
La società biotecnologica con sede a Cambridge, nel Massachusetts, è stata fondata nel 2010 e ha trascorso i suoi primi due anni sviluppando farmaci utilizzando l’RNA messaggero (mRNA), quello che la stessa società chiama “il software della vita”.
Vaccini in tempi record
Il decennio di ricerca di Moderna sull’mRNA si è dimostrato essenziale per il successo della produzione in tempi record del vaccino contro il Coronavirus.
L’11 gennaio 2020 è stato rilevato per la prima volta la sequenza genetica per SARS-CoV-2. Entro il 24 febbraio 2020 Moderna ha spedito le prime dosi del suo vaccino contro il coronavirus mRNA al NIAID per iniziare gli studi di fase I. Nel dicembre del 2020, gli studi di fase III hanno dimostrato un’efficacia del 94,1% contro il COVID-19 sintomatico. La FDA ha successivamente approvato il vaccino di Moderna per l’uso di emergenza negli Stati Uniti, in Canada e nell’Unione Europea.
L’azienda ha attualmente 23 altri vaccini e terapie in fase di sperimentazione, da quelli per l’influenza, a quelli per l’HIV.
Come già detto in apertura, in quest’ultimo anno di pandemia, grazie soprattutto al fatturato derivante dalla vendita del suo vaccino anti-Covid, le quotazioni del titolo Moderna sono salite alle stelle.
Con una capitalizzazione di mercato di oltre 103 miliardi di euro, la società entra di diritto a far parte dell’indice S&P 500.
Articoli correlati