Modifiche pensioni e tagli stipendi PA, la Manovra entra nel vivo

La Manovra 2025 introduce modifiche alle pensioni e tagli agli stipendi PA, con proposte su pensioni minime e tetti salariali per dirigenti.
4 settimane fa
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In pensione chi non ci poteva andare prima, ecco i ripescati del 2025 e perché da un anno all'altro tutto può cambiare.
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Ci sono ancora un po’ di cose da chiarire, ma la Manovra 2025 sta prendendo forma sempre più. Le modifiche alle pensioni e i tagli agli stipendi della pubblica amministrazione sono al centro della discussione sulla Manovra in questione, che sta lentamente diventando sempre più chiara. Durante il Consiglio dei Ministri del 21 ottobre 2024, il governo italiano ha lavorato per definire i dettagli del testo della Legge di Bilancio, che sarà poi presentato alla Camera dei Deputati. Tuttavia, i tempi si stanno allungando, e la conferenza stampa della premier Giorgia Meloni, originariamente prevista, è stata rimandata a causa dell’assenza del ministro degli Esteri Antonio Tajani, impegnato al G7.

Le principali modifiche pensionistiche in discussione

Uno degli argomenti più delicati e discussi riguarda le modifiche al sistema pensionistico. Il partito di Forza Italia sta spingendo per un aumento delle pensioni minime, una misura che da tempo è un cavallo di battaglia del partito. Questa proposta punta a migliorare le condizioni dei pensionati con redditi bassi, ma l’effettiva fattibilità dipenderà dai fondi disponibili all’interno del budget della Manovra, fissato a 30 miliardi di euro.

La Manovra 2025 non sembra prevedere cambiamenti radicali al sistema pensionistico, ma si sta lavorando per migliorare alcune condizioni economiche per le fasce più deboli della popolazione. Il governo sta cercando di mantenere una linea equilibrata, evitando di introdurre spese aggiuntive che possano mettere a rischio la tenuta del bilancio pubblico.

Un’altra proposta in discussione riguarda il taglio dei tetti retributivi per i dirigenti pubblici, che dovrebbe scendere dagli attuali 240.000 euro a 160.000 euro all’anno. Questa misura, se confermata, potrebbe ridurre in modo significativo le spese legate agli stipendi nella pubblica amministrazione, ma sta generando malumori anche all’interno della maggioranza. La misura mira a rendere più equo il trattamento economico all’interno della PA, ma potrebbe incontrare difficoltà nel passaggio parlamentare.

Iter della Manovra e possibili modifiche

Una volta definito il testo della Legge di Bilancio, inizierà il suo percorso parlamentare. La Camera dei Deputati sarà il primo passaggio, e lì i partiti di opposizione potranno proporre modifiche alle norme. Tuttavia, date le forze in gioco, è improbabile che l’opposizione riesca a intaccare i punti principali della Manovra, come il taglio del cuneo fiscale e le aliquote Irpef, che rappresentano una parte significativa del bilancio​.

Anche all’interno della maggioranza, tuttavia, ci sono divisioni su alcune misure, come la nuova tassazione delle criptovalute, che potrebbe aumentare dal 26% al 42%. La Lega di Matteo Salvini sta cercando di ammorbidire questo intervento, in quanto potrebbe scoraggiare gli investitori e rallentare l’adozione delle valute digitali in Italia. Tuttavia, non sono ancora chiare le possibili modifiche che verranno effettivamente apportate. Una delle questioni centrali della Manovra 2025 riguarda il vincolo di bilancio. Il governo ha più volte ribadito che non ci sarà spazio per nuove spese e che eventuali modifiche dovranno essere a costo zero o finanziate con tagli ad altre voci di bilancio.

Questo significa che ogni emendamento dovrà trovare coperture interne, rendendo difficile l’introduzione di nuove spese non previste. Uno dei nodi da sciogliere è il concordato preventivo biennale per le partite IVA e le piccole aziende. L’obiettivo del governo è quello di raccogliere fondi aggiuntivi per lo Stato con questa misura, ma si attende la scadenza del 31 ottobre 2024 per conoscere l’esito finale e i fondi effettivamente raccolti. In base a questi risultati, potrebbero essere finanziati altri interventi, come l’estensione della flat tax per le partite IVA, una richiesta forte da parte della Lega.

Il calendario della Manovra

Il testo della Legge di Bilancio dovrebbe essere consegnato alla Camera entro il 23 ottobre 2024, dopodiché inizierà il vero e proprio iter parlamentare.

Il primo passaggio sarà la Commissione Bilancio della Camera, dove verranno discussi e presentati emendamenti. Il parere della Commissione europea è atteso entro il 30 novembre, e potrebbe influenzare le decisioni finali del Parlamento. Se tutto procederà secondo i tempi stabiliti, la Legge di Bilancio sarà votata in aula prima dalla Camera e poi dal Senato. Entro il 31 dicembre, il testo dovrà essere definitivamente approvato per evitare il rischio di esercizio provvisorio, una situazione che il governo vuole assolutamente scongiurare.

In sintesi…

  • Forza Italia propone l’aumento delle pensioni minime, ma la misura dipenderà dal budget di 30 miliardi della Manovra.
  • Il governo valuta di ridurre il tetto degli stipendi dei dirigenti pubblici da 240.000 a 160.000 euro, suscitando divisioni interne.
  • Ogni emendamento alla Manovra dovrà essere a costo zero o finanziato con tagli ad altre spese.

Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017 nella sezione News, si occupa di redazione articoli per il web sin dal 2010.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia, si spera, potrà mai replicare.

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