Tutti avranno riposta nel cassetto una moneta da 1 centesimo. Dallo scorso 1° gennaio 2018, con la manovra Bis, il conio di tali monete così come quelle da 2 centesimi è stato sospeso. Continuano però ad avere valore legale e continueranno a circolare fino a quando quelle già in essere non si esauriranno, comunica Consumatori.it.
Non tutti, però, sanno che si potrebbe realizzare un sogno scoprendo di averne una o più dimenticate nel portafoglio o nel cassetto. Parliamo di quelle coniate con degli errori, una caratteristica che le rende più uniche che rare.
Prima di essere ritirate, infatti, ne sono stati coniati pochissimi esemplari ed è per questo che il loro valore è più alto.
L’errore di conio
C’è una moneta da 1 centesimo di euro molto ambita dai collezionati. Si tratta di quella che per un errore della zecca di Stato riporta sul lato dritto la Mole Antonelliana che è l’immagine di quella da 2 centesimi. La moneta corretta, invece, dovrebbe rappresentare Castel del Monte in Puglia. Ha un valore di migliaia di euro e molti pezzi sono sfuggiti alla requisizione. Si tratta di esemplari che fanno gola agli appassionati di numismatica ma anche a molti collezionisti.
Anche la moneta da 1 centesimo tedesca è stata coniata con un errore. Non è di bronzo ma di un altro metallo, forse per un errore di distrazione. Inoltre è stata coniata in un stampo in cui di solito vengono realizzate le monete da 10 centesimi. Anche i disegni rappresentati su di essa sono diversi da quelli usuali: sulla faccia c’è un ramoscello di quercia invece della Porta di Brandeburgo.
6600 euro per una moneta
La moneta da 1 centesimo con dietro la Mole Antonelliana il 23 maggio 2013 è stata aggiudicata a 6600 euro (diritti inclusi) a un collezionista italiano per l’errore di conio indicato. Essa è stata battuta all’asta numismatica Bolaffi a un prezzo di partenza di 2500 euro.
La dea fortuna, purtroppo, non bacia tutti. Per scoprire se la moneta (anche di 1 centesimo) in proprio possesso può valere una fortuna è necessario contattare un negozio di numismatica o un collezionista. Quest’ultima potrebbe risultare l’opzione più conveniente dato che non ci sono commissioni da sostenere. È anche la più rischiosa, però, per via delle possibili truffe a meno che non si conosca il collezionista. Meglio, quindi, affidarsi a negozi reali o a siti online certificati dei quali è possibile valutare la credibilità grazie alle recensioni degli utenti.