L’agenzia delle entrate, con la risposta all’interpello n. 630/E del 29 dicembre 2020, fornisce utili chiarimenti in merito alla corretta aliquota iva da applicare alle spese accessorie funzionali all’attività di fornitura di energia elettrica a uso domestico. Vediamo meglio di cosa si tratta.
Il quesito del contribuente
L’istante, una società di fornitura di energia elettrica, vuole fornire ai propri clienti un nuovo servizio per il monitoraggio dei consumi, in tempo reale, attraverso portale web e una specifica App per smartphone.
Il servizio in questione verrà fornito grazie all’installazione dei nuovi sistemi di “smart metering”.
Nella prima fase di commercializzazione, il portale web e la App saranno sviluppati e gestiti da un soggetto terzo, il quale addebiterà alla società istante i costi sostenuti.
Il cliente potrà, alternativamente, acquistare o noleggiare il “dispositivo utente”, la cui installazione è propedeutica all’attivazione del servizio di monitoraggio.
Ciò premesso, la società chiede di conoscere se, ai fini IVA, tale servizio possa considerarsi operazione accessorie alla fornitura di energia elettrica per uso domestico.
Iva al 10% per il monitoraggio dei consumi di energia elettrica
Il servizio di monitoraggio, spiega l’agenzia delle entrate, “si pone in rapporto di stretta funzionalità con il contratto di fornitura di energia elettrica sottoscritto dall’utente”.
Lo scopo è quello di integrare e di rendere più fruibile per il cliente il servizio di fornitura, attraverso il monitoraggio in tempo reale dei consumi effettuati.
Per l’Agenzia delle entrate, non è di ostacolo a tale conclusione la circostanza per cui il servizio di monitoraggio in un primo momento verrà supportato a livello informatico da un soggetto terzo, in quanto i costi verranno, comunque, addebitati alla stessa società.
In definitiva, citando anche alcuni documenti di prassi, l’Agenzia delle entrate afferma quanto segue:
“il servizio di monitoraggio e la cessione/noleggio del “dispositivo utente” da parte della società istante in favore dei propri clienti costituiscano operazioni accessorie funzionali all’attività di fornitura di energia elettrica ad uso domestico”.
Le stesse, pertanto, sconteranno la medesima aliquota IVA del 10% prevista per la prestazione principale.