La proprietà di un’auto difficilmente può essere considerata un investimento. Anzi, per la verità è la spese a farla da padrone, tra manutenzione (ordinaria e straordinaria) e tasse arie.
La prima (e per la verità unica) è quella del Bollo, legata alla proprietà e, di fatto, spina nel fianco degli automobilisti. Anche se a cadenza annuale, infatti, l’imposta sui veicoli impone comunque una presa di coscienza sulla gestione delle finanze. E, soprattutto, la possibilità che il pagamento passi in secondo piano, considerata l’opportunità di saldare il dovuto entro il mese successivo alla scadenza.
La prima e più ovvia conseguenza rispetto a un Bollo auto non pagato riguarderebbe la cosiddetta sovrattassa. Quindi l’applicazione di un importo aggiuntivo come mora per il ritardo nel pagamento. La quale, per la tassa in questione, viene applicata nella misura del 30% sull’importo dovuto, chiaramente a seguito di una mancanza accertata d’ufficio. È altrettanto evidente che, in caso di reiterata omissione, la sanzione applicata andrà crescendo, fino a innescare conseguenze più gravi, peraltro non solo sul piano fiscale. Questo però implica che, come per le altre imposte obbligatorie, al contribuente inadempiente sarà messa a disposizione la possibilità di un ravvedimento.
Mora sul Bollo auto, come regolarizzare (velocemente) la situazione
Il rischio di incappare in una sanzione diventerebbe certezza nel momento in cui si oltrepassasse il mese “cuscinetto” concesso per onorare il Bollo auto. Da quel momento, al contribuente sarà comminata una sovrattassa proporzionale al ritardo accumulato.
Una mora che andrebbe a salire in caso di ritardi superiori. Nello specifico, per ritardi tra quindici e trenta giorni la sanzione salirebbe all’1,5%, con la possibilità di ritrovarsi di fronte a un potenziale + 5% qualora il ritardo superasse i due periodi di ammortizzazione concessi. In sostanza, pur trattandosi di una tassa poco “gradita” (vista la sua applicazione su un bene utile ma non fruttuoso, se non per casi particolari), accumulare ritardi sarebbe una soluzione di gran lunga peggiore.
Riassumendo
- Per eventuali ritardi nel pagamento del Bollo auto, la normativa prevede l’applicazione di interessi di mora;
- la legge concede la possibilità di ammortizzare il pagamento entro i primi 15 giorni di ritardo e, con sanzione maggiorata ma contenuta, tra i 15 e i 30 giorni;
- in caso di ritardi prolungati, la sanzione potrebbe raggiungere il 5% dell’importo originale (più gli interessi).