Questo certificato Morgan Stanley Memory Cash Collect è stato emesso da Morgan Stanley e risponde all’esigenza di chi vuole investire in una “coppia” di case automobilistiche, la prima è “storica” e non ha bisogno di presentazioni, mentre la seconda fondata da Elon Musk e orientata prevalentemente su sviluppo, produzione e commercializzazione di veicoli elettrici e correlati accumulatori.
Entrambe sono ben note, ma come sempre è utile fare delle osservazioni sulla “coppia” azionaria del portafoglio.
Informazioni quantitative sul portafoglio azionario
- Entrambe le case hanno un core business simile (operando prevalentemente nel campo automobilistico, sebbene una sia totalmente orientata all’elettrico), presentando dunque una qualche forma di correlazione positiva (che diminuisce il rischio di una potenziale fluttuazione quasi totalmente indipendente del valore di mercato dei due titoli).
- Entrambe sono quotate da un periodo di tempo relativamente elevato, permettendo quindi di poter effettuare valutazioni quantitative adeguate. Ad esempio osservare la natura stocastica, e quindi il processo che muove fondamentalmente il prezzo del sottostante analizzato, potendo anche osservare possibili mutamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame.
- Dal punto di vista del rischio sistematico, entrambi i titoli possono essere definiti attualmente aggressivi (in altre parole il β presenta un valore maggiore di 1). Inoltre, sia a livello levered che unlevered il β risulta più o meno simile solo per Tesla, mentre per Volkswagen il secondo rimane minore di 1. Entrambi i beta risultano instabili nel tempo ma quello di Volkswagen è stato sicuramente maggiore di 1 dal 2014 ad oggi, mentre quello di Tesla ha cambiato natura nel tempo partendo da circa 0 nel 2012 – ed arrivare ad oggi intorno al valore di 2 -, sebbene con delle ampie fluttuazioni nel tempo -. Ciò denota un movimento attualmente fortemente amplificato del beta levered, ossia con magnitudo in misura più che proporzionale rispetto al benchmark. NB: inserire direttamente i titoli in portafoglio solamente in momenti di salita dei mercati benchmark.
- Dal suddetto punto si può poi passare ad evidenziare la volatilità implicita mediamente elevata (per convenzione definita come generalmente superiore ai 30 punti), e che quindi può giovare alla costruzione del certificato. Quella di Tesla è tuttavia sicuramente maggiore, aumentando così la volatilità media complessiva del paniere. Si ricordi però che la volatilità implicita dà quello “spazio di manovra” tale da giovare sia al tandem emittente-strutturatore (costi del pool opzionario negoziato) che dal lato dell’investitore (conservatività delle protezioni, aumento dell’entità delle cedole/dei bonus potenziali e trigger cedolari “facilmente rispettabili”).
- Entrambe le aziende sono caratterizzate da fondamentali relativamente solidi (quello di Tesla in passato hanno anche mostrato risultati – anche intermedi – di esercizio negativi nel tempo, evidenziando dunque alcune caratteristiche circa la natura di un titolo).
- Quanto al P/E (metrica incompleta, instabile nel tempo e da quadrare nella peer group analysis per Tesla), in sintesi, può esser supposto questo: il P/E di Volkswagen è stato sempre più o meno stabile, basso e positivo, denotando un carattere value tipico della cd “old economy”; quello di Tesla ha mostrato un andamento anomalo, denotando sempre un carattere growth – dall’inizio del 2014 all’inizio del 2015 ha viaggiato circa intorno ai 300x/350x -, per poi cadere in territorio fortemente negativo – segno che il mercato è stato disposto a pagare un prezzo nonostante anche la produzione in perdita operativa – fino all’inizio del 2020 ed avere letteralmente uno spike negativo, per poi risalire su valori positivi e notevolmente elevati fino ad oggi (intono ai 120x). La conclusione, seppur incompleta, è che esiste un contrappeso fra un titolo value ed un titolo fortemente growth.
Conclusione: data l’ampia volatilità che il portafoglio attualmente esibisce si consiglia “l’investimento indiretto” poiché il certificato con barriera europea conferisce maggiore protezione.
Fatte queste considerazioni chi vuole investire indirettamente in due case automobilistiche leader, può dare un’occhiata a questo certificato Morgan Stanley Memory Cash Collect.
Certificato Morgan Stanley Memory Cash Collect: punti salienti
- Barriera europea sul capitale al 70% dei livelli iniziali
- Trigger cedole al 70% dei livelli iniziali
- Cedole trimestrali condizionate dello 5% (max 20% annuo sul taglio nominale unitario di 1000 Euro) con effetto memoria
- Autocall trigger trimestrale – che permette di ricevere il rimborso anticipato- osservabile dal 2° trimestre (dal 24.08.2022) e pari al 100% dei livelli iniziali
- Opzione quanto che neutralizza il tasso di cambio
- Prezzo lettera rilevato sulla pagina del sito a circa 925,00 Euro – intorno alle 12:05 del 04.03.2022 –
Certificato Morgan Stanley Memory Cash Collect: obiettivo e funzionamento
Il Memory Cash Collect Morgan Stanley (qui il link) è stato emesso il 24.02.2021, data di valutazione finale posta al 24.08.2023 (liquidazione il 31.08.2023), sono negoziati su SeDeX ed hanno un ha valore nominale di 1000 euro.
Il certificato in questione paga dunque cedole trimestrali di 50 euro se ogni sottostante non scende oltre il trigger delle cedole, posto al 70% dei livelli iniziali; in caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola, che però viene immagazzinata in memoria e pagata assieme a tutte quelle eventualmente non pagate in precedenza quando si presenta la condizione del pagamento, ovvero quando tutti i sottostanti risalgono sopra il trigger in una delle date di valutazione successive.
Inoltre il meccanismo Autocall permette di ottenere il rimborso anticipato, grazie all’autocall trigger trimestrale, a partire dal 2° trimestre e pari al 100% dei livelli iniziali: se il prezzo di ogni sottostante è pari o superiore all’autocall trigger il certificato rimborsa il valore nominale più la cedola del trimestre in questione (e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria); in caso contrario la vita del prodotto continua.
A scadenza, se il prodotto non si è estinto anticipatamente, si prefigurano 2 scenari:
- se ogni sottostante non scende la barriera posta al 70% dei livelli iniziali (stessa entità del trigger cedolare), il certificato paga il nominale più l’ultima cedola e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria; in altre parole si ottengono in totale 1300 Euro in un anno e mezzo
- in caso contrario il certificato replica linearmente la performance del sottostante peggiore (ossia con valore peggiore rispetto a quello iniziale, anche detto Worst Of, WO), pagando un valore pari al valore nominale del certificato per la performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale) del suddetto sottostante
Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore dei sottostanti può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale. Affinché venga restituito il valore nominale il valore dei sottostanti deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.
Da notare anche la presenza dell‘opzione quanto: nonostante uno dei due titoli su cui è scritto il certificato sia denominato in USD, il prodotto paga un importi – cedolari e di rimborso – in Euro, non lasciando l’investitore esposto a variazioni (favorevoli o sfavorevoli) del cambio EUR/USD.
Sottostanti
La situazione attuali sui sottostanti di questo certificato Morgan Stanley Memory Cash Collect è la seguente:
- Tesla: livello iniziale/trigger autocall (800,77 USD), Barriera/trigger cedola (560,539 USD)
- Volkswagen (Azioni Preferenziali): livello iniziale/trigger autocall (176,1 Eur), Barriera/trigger cedola (123,27 Eur)
Codice ISIN del prodotto
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