MUD 2025: il modello è disponibile! Chi deve presentarlo e entro quando

E' disponibile il MUD 2025 ossia il modello per dichiarare i rifiuti prodotto, da alcuni contribuenti, nell'anno d'imposta 2024
3 ore fa
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modello mud
Foto © Pixabay

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 49 il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 gennaio 2025, che introduce il nuovo modello unico di dichiarazione ambientale (MUD) da utilizzare nel 2025.

Questo aggiornamento sostituisce integralmente la versione precedente, rendendo necessario l’adeguamento da parte di tutte le categorie soggette all’obbligo di presentazione.

Chi deve fare il modello

L’obbligo di compilazione riguarda diverse categorie di operatori economici, in particolare:

  • aziende ed enti che generano rifiuti pericolosi, indipendentemente dalla dimensione dell’attività;
  • imprese industriali con oltre dieci dipendenti che producono rifiuti non pericolosi;
  • attività artigianali con più di dieci addetti che generano rifiuti non pericolosi;
  • professionisti che si occupano di raccolta e trasporto di rifiuti;
  • commercianti e intermediari di rifiuti privi di impianti di stoccaggio;
  • aziende e enti che operano nel recupero e nello smaltimento dei rifiuti;
  • consorzi impegnati nel riciclo di specifiche tipologie di rifiuti, come oli minerali, batterie esauste e apparecchiature elettroniche;
  • consorzi di produttori che gestiscono direttamente i rifiuti derivanti dai prodotti immessi sul mercato;
  • enti gestori del servizio pubblico di raccolta, tra cui Comuni e aziende municipalizzate;
  • il ruolo del CONAI e dei Consorzi di filiera.

Tra i soggetti obbligati alla presentazione del MUD 2025 figurano anche il CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi) e i principali Consorzi di filiera, tra cui COREPLA, COMIECO e RICREA. Essi devono dichiarare le quantità di materiali raccolti e inviati al recupero, assicurando la tracciabilità e la gestione efficiente dei rifiuti da imballaggio.

Alcune categorie possono usufruire di esenzioni o procedure semplificate per la compilazione del MUD. Tra questi rientrano, ad esempio, gli imprenditori agricoli il cui volume d’affari annuo non supera una soglia prestabilita, per i quali sono previste modalità dichiarative meno onerose.

MUD 2025: scadenza e invio

Regola generale vuole che il MUD deve essere compilato e trasmesso entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello di riferimento, in conformità con quanto stabilito dalla Legge 25 gennaio 1994, n. 70, che ha istituito questo strumento per semplificare gli obblighi di comunicazione in materia ambientale.

Tuttavia, la stessa legge sul MUD dice che l’invio deve essere comunque entro 120 giorni dalla pubblicazione in GU del Modello stesso. Pertanto, come avvenne per il MUD 2024, poiché la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del MUD 2025 è avvenuta il 28 febbraio 2025, il termine ultimo per la presentazione slitta al 30 giugno 2025 (il 28 giugno è sabato).

Unioncamere, l’ente che coordina le Camere di Commercio italiane, provvederà a rendere disponibili le piattaforme informatiche per la compilazione e la trasmissione del MUD 2025. Questi strumenti digitali garantiranno una gestione più agevole e conforme agli obblighi normativi, agevolando l’invio delle dichiarazioni da parte dei soggetti obbligati.

Riassumendo

  • Pubblicazione MUD 2025 – nuovo modello unico di dichiarazione ambientale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
  • Scadenza presentazione – termine ultimo 30 giugno 2025.
  • Soggetti obbligati – imprese, enti, trasportatori, consorzi e gestori pubblici coinvolti nella gestione dei rifiuti.
  • Ruolo dei Consorzi – CONAI e filiere devono dichiarare quantità di materiali raccolti e recuperati.
  • Esenzioni previste – alcune categorie, come piccoli imprenditori agricoli, godono di semplificazioni dichiarative.
  • Presentazione digitale – Unioncamere fornirà strumenti informatici per la compilazione e l’invio del MUD 2025.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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